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Notizie dal Comune

NO ALLO STOP DI BELLADANZA MA SARANNO INCREMENTATI CONTROLLI E COINVOLGIMENTO DEI CONSIGLIERI E DEI CITTADINI: BOCCIATO ODG DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE. LA PAROLA TORNA ALLE COMMISSIONI
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04.05.2017 -

 

Anticipato per la presenza di un folto pubblico, interessato all’argomento, l’ordine del giorno del Movimento Cinque Stelle sulla richiesta di sospensione temporanea dell’attività della discarica di Belladanza per verificare la reale situazione di inquinamento del sito, ha occupato martedì 2 maggio, buona parte della seduta del consiglio comunale di Città di Castello, per essere infine, e nonostante gli emendamenti, respinto dai 15 contrari di Pd, Psi, La Sinistra. 7 i voti favorevoli, del promotore, Marco Gasperi, di Tiferno Insieme (Morini e Flamini), di Castello Cambia (Bucci e Arcaleni), della Lega (Marchetti e Mancini).


In sintesi. La richiesta nasce dall’osservazione “di crolli vicino al torrente Graciata, infiltrazioni nelle falde e la presenza di composti organo-alogenati” ha detto Gasperi “Fino al 2009 va tutto bene, nel 2010 ci sono problemi, che nel 2011 diventano eredità del passato. Nel 2012 si registra un peggioramento delle problematiche. Nel 2013 vengono realizzati altri sei pozzi di monitoraggio, vecchie e nuove perforazioni confermano la presenza di composti chimici critici. Nel 2014 Arpa Umbria fa tre ipotesi sull’inquinamento: una contaminazione datata o da interazione del sistema con gas prodotti da rifiuti o dalla permeabilità delle geomembrane, che non trattengono il percolato. Invitato a parlare dal sindaco Luciano Bacchetta (l’art. 46 del regolamento del consiglio prevede l’intervento di esperti esterni, ndr), il direttore della Sogepu Ennio Spazzoli ha detto che “Nel 2014 il percorso di ricerca ha definito un’analisi del rischio, approvata dagli enti preposti, che ha individuato il sito come non contaminato. La presenza di sostanze contaminanti è rilevata nel sito dismesso degli anni ’80, vicino agli uffici. I risultati dicono che il rischio sanitario, cancerogeno e non cancerogeno, risulta accettabile per gli operai e per chi ci abita. Dal 2016 è attivo 24 ore su 24 un impianto che capta le acque dalla falda e le scarica direttamente nel rio Graciata. Sulla stabilità abbiamo una prescrizione: mensilmente procediamo con professionalità diverse - geologo, botanico, topografo - e sulla franosità del torrente e del sito siamo intervenuti con palizzate e massi contro l’erosione”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, come in seguito Morini di Tiferno Insieme e Mancini della Lega Nord, non ha gradito l’intervento di del tecnico, giudicandolo di parte. “I dati non sono sempre oggettivi. Anche i dati di Pietramelina, Borgogiglione, e dell’inceneritore di Terni, fino a quando non è intervenuta la magistratura erano trasparenti e rassicuranti. Andiamo in commissione ma costituiamo un comitato di cittadini che affianca l’amministrazione”. Valerio Mancini, consigliere della Lega Nord, si è chiesto “Perché la nostra discarica è al quinto ampliamento e non centriamo gli obiettivi di raccolta differenziata? Interdittive antimafia ci dicono che pagavamo trasporti a Perugia che non selezionava nulla. Sono Lei, direttore Spazzoli, non se ne accorgeva o non lo sapeva? Non va bene che in questo territorio vengano rifiuti di altri territori”. Per Gaetano Zucchini, capogruppo del Pd, “Sogepu non abbassa la guardia ed è molto importante il monitoraggio costante. Manteniamo l’equilibrio tra informazione e allarmismo. Prendiamo i dati per come ci sono stati esposti dato che sono rilevati da un soggetto terzo pagato da Sogepu e da Arpa anche due volte alla settimana. La discarica esiste ed è una potenzialità economica e per il ciclo dei rifiuti, che deve chiudersi per conferire sempre meno e aumentare il livello di raccolta differenziata”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha sottolineato come “La potenzialità economica della discarica non si colga. Spoleto ha la discarica e tariffe più basse. C’è poi il rischio di diventare la discarica dell’Umbria: a livello regionale abbiamo il ruolo più importante e meno considerato”. Ursula Masciarri, consigliere del Psi, ha sottolineato che “nell’odg c’è una provocazione: se il sindaco sospendesse l’attività della discarica si renderebbe responsabile di interruzione di pubblico servizio. Tra gli impianti su cui la Corte di giustizia europea ha accertato violazioni non c’è Belladanza. Le analisi effettuate sul sito hanno un valore oggettivo. E’ emersa una contaminazione ma vi si è fatto fronte. Non si possono fare delle campagne di paura del rifiuto”. Nella replica Gasperi ha detto “Il nostro non è un processo, sosteniamo che il sito di Belladanza sia inquinato. Nel 2010 sono emersi composti organo-alogenati pericolosi e ce la siamo cavata con il rispetto delle leggi, che prima non prescrivevano esami così estesi. Quell’area va bonificata, smettendo di conferirci rifiuti”. Sulle frane Gasperi ha chiesto di vietare il taglio degli alberi sul territorio attiguo e con un disegno schematico su una lavagna ha sostenuto che “nel Piano regionale dei rifiuti si dice che la direzione delle acque sotterranee non permette una captazione efficace delle acque”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha precisato che “i cittadini devono visitare la discarica perché è stato fatto un ottimo lavoro di bonifica e sicurezza. Se ci fossero rischi, la discarica sarebbe chiusa. Rischi reali non potenziali. Se qualcuno ritiene che la discarica sia inquinata vada alla Procura della Repubblica. Se lei Gasperi non ci va, vuol dire che non crede neanche lei a quello che dice. C’è una sola indagine sul biodigestore di Bonsciano. Il comitato e il nuovo comitato Belladanza nel 2015 aveva fatto un esposto che è stato archiviato. Infine la Tari a Città di Castello è diminuita dell’undici per cento, non è vero che in altre città sia più bassa. Occorre un cambiamento radicale nella politica dei rifiuti e vigilare perché non si scelga la soluzione più comoda: portare i rifiuti da noi”.

Verso il voto. Il passaggio in commissione per approfondire la tematica, preannunciato da capogruppo della Lega Nord Riccardo Augusto Marchetti in apertura di dibattito e recepito, con qualche distinguo su quali e quanti organismi attivare (Congiunta Servizi e Controllo o Servizi), da tutte le forze politiche e dal sindaco ha indotto ad un tentativo di accordo su questo piano, modificando l’odg. La proposta accolta da Gasperi non è stata ritenuta sufficiente a rendere votabile il documento dalla maggioranza, in quanto definita ancora “pregiuziale”. Tuttavia in questa fase, è stato ribadito in varie forme la necessità di allargare l’informazione e la partecipazione del consiglio comunale e dei cittadini. Bucci ha ribadito l’idea di costituire un comitato di cittadini, appoggiato da Morini, Zucchini chiederà al presidente della Commissione Servizi Procelli di monitorare periodicamente l’impianto, e un coinvolgimento più ampio”. A margine il sindaco ha ribadito che “controllo e trasparenza sono fondamentali. Oltre alla commissione, Sogepu deve farsi carico di aggiornare sullo stato di salute della discarica per rassicurare i cittadini”.

 



Il racconto


L’odg. “Tutte le discariche umbre sono problematiche, sospendere l’attività di Belladanza a scopo precauzionale, per garantire la salvaguardia ambientale dell’area dell’impianto, ricade tra i doveri del primo cittadino” ha detto Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, presentando il documento e aggiungendo che “nonostante la situazione del torrente Graciata è peggiorata con alcuni crolli visibili, dalle relazioni di Sogepu i livelli dei marcatori non risultano mai superati, ci sono stati interventi per ridurre infiltrazioni di acqua piovana e il flusso di percolato molto vicino a valori medi. Un plauso alla gestione. Ma nelle relazioni di Arpa Umbra, dal 2010 si evidenziano composti organo-alogenati e il sito presenta alcune problematiche; nella relazione 2011 troviamo la stessa dicitura, che però retrodata l’inquinamento. Fino al 2009 va tutto bene, nel 2010 ci sono problemi, che nel 2011 diventano eredità del passato. Nel 2012 si registra un peggioramento delle problematiche. Nel 2013 vengono realizzati altri sei pozzi di monitoraggio, vecchie e nuove perforazioni confermano la presenza di composti chimici critici. Nel 2014 Arpa Umbria fa tre ipotesi sull’inquinamento: una contaminazione datata o da interazione del sistema con gas prodotti da rifiuti o dalla permeabilità geomembrane, che non trattengono il percolato. Ad oggi, sembra che la prospettiva sia conferire i rifiuti regionali nelle discariche ancora aperte, Belladanza e Gubbio, aumentando la quantità da gestire e dobbiamo essere certi che non aggraviamo un problema già in atto; per questo chiedo un passaggio in commissione di Controllo e Garanzia, anche ascoltando l’ingegner Ennio Spazzoli” in relazione all’“eventuale conflitto di interessi” per gli incarichi in Tsa e Sogepu e “un passaggio in Commissione di Controllo e Garanzia, anche ascoltando il presidente di Sogepu e il presidente di Arpa Umbria, la verifica delle analisi per i risultati contrastanti circa le acque sotterranee, dove fino al 2006/2009 non si trovano i composti inquinanti che invece si riscontrano tra 2010 e 2014; chiediamo infine la sospensione dell’attività, la messa in sicurezza dei fenomeni franosi”. Leggendo un elenco dei composti inquinanti trovati a Belladanza, Gasperi si è detto “in attesa del no della maggioranza, sfidando il buon senso e la chimica”.


Intervento di Spazzoli. Il sindaco Luciano Bacchetta ha preso la parola dicendo che “in questo argomento è giusta la massima trasparenza. In Umbria sono due le discariche a posto, la nostra ed una privata della ditta Acea, di cui è socio (riferimento alla società di Roma di cui è azionista di maggioranza il Comune). Evitiamo demagogia, allarmismi e sottovalutazioni. Il paradosso di Città di Castello è che le cose funzionano bene in un contesto umbro critico. Dobbiamo essere vigili ed attenti a salvaguardare il sistema. Il direttore Ennio Spazzoli è stato nominato consulenze TSA ed è un segnale di stima professionale. E’ doveroso riconoscere un disagio ambientale ai cittadini, che devono essere rassicurati” ha detto, chiamando a norma di regolamento (art. 46, intervento esperti esterni), Ennio Spazzoli a fare una sintetica relazione, contestata da Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “non c’è contraddittorio. E’ un tecnico della maggioranza”.

“Sono responsabile della discarica dal 1993” ha detto “il sito di Belladanza ospita tre discarica: una in funzione, una attiva fino al 1990 ed risalente agli anni 70 e 80. Abbiamo da sempre, anche prima della norma, effettuato controlli sulle acque dei pozzi attigui. Allora facevamo 8 analisi, ora 150. Nel 2010 dal campionamento è emerso un composto organo-alogenato superiore agli standard. Abbiamo attivato tutte le procedure per capire da dove veniva l’inquinamento, coinvolgendo anche l’Università. Non era percolato e questo ha escluso che a produrlo fosse la discarica in funzione. Nel 2014 il percorso di ricerca ha definito un’analisi del rischio, approvata dagli enti preposti, che ha individuato il sito come non contaminato. La presenza di sostanze contaminanti è rilevata nel sito dismesso degli anni ’80, vicino agli uffici, perché il rifiuto allora fu conferito sul suolo e tale contaminazione ha raggiunto la falda. I risultati dicono che il rischio sanitario, cancerogeno e non cancerogeno, risulta accettabile per gli operai e per chi ci abita. Dal 2016 è attivo 24 ore su 24 un impianto che capta le acque dalla falda e le scarica direttamente nel rio Graciada. Con il tempo il numero delle sostanze monitorare si è incrementato: nel ’93 su ogni pozzo 9 parametri, nel 2001 14, 2008 50, 59 nel 2009, 2016 130. Di alcuni elementi non abbiamo pregresso: per questo si parla di inquinamento datato. Sulla stabilità abbiamo una prescrizione: mensilmente procediamo con professionalità diverse - geologo, botanico, topografo - e sulla franosità del rio Graciata e del sito siamo intervenuti con palizzate e massi contro l’erosione”.


Dibattito. Nel dibattito il capogruppo della Lega Nord Riccardo Augusto Marchetti ha annunciato che “Dopo regolamento, se ne riparlerà in Commissione Controllo e Garanzia”. Per Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “avrebbero dovuto parlare anche altri tecnici di vedute diverse. I dati non sono sempre oggettivi. Anche i dati di Pietramelina, Borgogiglione, e dell’inceneritore di Terni, fino a quando non è intervenuta la magistratura erano trasparenti e rassicuranti. L’Arpa in un passaggio sul preselettore ha detto di voler controllare la costruzione del preselettore per evitare ulteriori danni ambientali, testualmente. Le previsioni di incremento dei rifiuti e il conferimento di rifiuti speciali non è tranquillizzante. Andiamo in commissione ma costituiamo un comitato di cittadini che affianca l’amministrazione”. Valerio Mancini, consigliere della Lega Nord “l’assessore Bassini era presente in Regione quando il comune di Città di Castello è stato definito il territorio con maggiore incidenza di patologie oncologiche. Perché la nostra discarica è al quinto ampliamento e non centriamo gli obiettivi di raccolta differenziata? Interdittive antimafia ci dicono che pagavamo trasporti a Perugia che non selezionava nulla. Sono contrario a tecnici, supplenti della politica. Lei, direttore Spazzoli, non se ne accorgeva o non lo sapeva? Eppure i cittadini pagavano per questo servizio. Non va bene che in questo territorio vengano rifiuti di altri territori perché noi li abbiamo portati nei loro”. Luciana Bassini, assessore ai Servizi sociali, ha detto “lei si sbaglia. Non parlavamo di Belladanza ma di tabacco, anche se l’influsso di tale elemento sta diminuendo”. Per Gaetano Zucchini, capogruppo del Pd, “non abbiamo mai sottovalutato questo problema. Ben vengano le audizioni in commissione. Spazzoli non ha negato l’innegabile dei tre pozzi contaminati ma che non pericolosi per la salute. Sogepu non abbassa la guardia ed è molto importante il monitoraggio costante. Manteniamo l’equilibrio tra informazione e allarmismo. Prendiamo i dati per come ci sono stati esposti dato che sono rilevati da un soggetto terzo pagato da Sogepu e da Arpa anche due volte alla settimana. C’è una forte responsabilità politica nei confronti di chi vive oggi e di chi vivrà in futuro nel nostro territorio. La discarica esiste ed è una potenzialità economica e per il ciclo dei rifiuti, che deve chiudersi per conferire sempre meno e aumentare il livello di raccolta differenziata. Sul conflitto di interesse, l’incarico di Spazzoli in Tsa è a tempo e su sollecitazione degli enti regionali. Il passaggio in commissione sia in Servizi e non Controllo e Garanzia. Dico no all’interruzione dell’attività”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha sottolineato come “nulla questio su Spazzoli come professionista ma è un referente della maggioranza. Invitare un tecnico depotenzia il livello politico e l’ordine del giorno. Non è corretto agire in questo modo. La potenzialità economica della discarica non si coglie. Spoleto ha la discarica e tariffe più basse. Potrebbe come potenzialità essere anche una bomba ecologica. Bene il comitato dei cittadini lanciato da Bucci. C’è poi il rischio di diventare la discarica dell’Umbria: a livello regionale abbiamo il ruolo più importante e meno considerato. Chi ha una linea diretta per motivi politici ed amministrativi con la Regione deve farsi ascoltare”. Ursula Masciarri, consigliere del Psi, ha sottolineato che “nell’odg c’è una provocazione: se il sindaco lo facesse si renderebbe responsabile di interruzione di pubblico servizio. Ho verificato alcune pronunce di carattere europeo: tra gli impianti su cui la Corte di giustizia europea ha accertato violazioni non c’è Belladanza. Le analisi effettuate sul sito hanno un valore oggettivo. E’ emersa una contaminazione ma vi si è fatto fronte. Non si possono fare delle campagne di paura del rifiuto. Un dato che mi fa piacere è che sanzioni sono state effettuate dalla Polizia municipale a soggetti che non hanno effettuato la raccolta differenziata. La formazione e l’informazione sono le carte vincenti”. Nella replica Gasperi ha detto “non siamo tra le 198 aree pericolose, dovremmo esserne contenti? Il nostro non è un processo, sosteniamo che il sito di Belladanza sia inquinato. Vi state nascondendo dietro tecnicismi: nel 2010 sono emersi composti organo-alogenati pericolosi e ce la siamo cavata con il rispetto delle leggi, che prima non prescrivevano esami così estesi. La colpa del conferimento è dei cittadini che non fanno la raccolta. Qui c’è un’area inquinata, che diventa non pericolosa solo perché si fa l’analisi del rischio. Quell’area va bonificata, smettendo di conferirci rifiuti”. Sulle frane Gasperi ha chiesto di vietare il taglio degli alberi sul territorio attiguo. “Il percolato è citato nelle analisi ed ha provocato una diffida. C’è ancora qualche dubbio?” ha detto Gasperi, avvalendosi di una lavagna, per sostenere con un disegno schematico che “nel Piano regionale dei rifiuti si dice che la direzione delle acque sotterranee non permette una captazione efficace delle acque”. Il sindaco Luciano Bacchetta, definendo il pubblico in aula “elettori dei Cinque stelle e non interessati territorialmente”, ha detto che “i cittadini devono visitare la discarica perché è stato fatto un ottimo lavoro di bonifica e sicurezza. Più che la politica spesso prevale la demagogia. Ho chiesto io l’intervento di Spazzoli che ha responsabilità personali e penali. Tutti gli strumenti di trasparenza vanno usati ma Bucci non ha mai invocato i comitati quando era presidente di Sogepu. Se ci fossero rischi, la discarica sarebbe chiusa. Rischi reali non potenziali. Se qualcuno ritiene che la discarica sia inquinata vada alla Procura della Repubblica. Se lei Gasperi non ci va, vuol dire che non crede neanche lei a quello che dice. C’è una sola indagine sul biodigestore di Bonsciano. Il comitato e il nuovo comitato Belladanza nel 2015 aveva fatto un esposto che è stato archiviato. Infine la Tari a Città di Castello è diminuita dell’undici per cento, non è vero che in altre città sia più bassa. Le società in crisi sono altre e il direttore di Sogepu viene richiesto perché stimato. Questo tentativo di coinvolgerci nel marasma regionale è faticoso. Non dobbiamo esserne travolti. Occorre un cambiamento radicale nella politica dei rifiuti e vigilare perché non si scelga la soluzione più comoda: portare i rifiuti da noi”. Spazzoli sollecitato ha ribadito che “tutti studi sono sempre stati validati da enti preposti. Il problema posto con lo schema da Gasperi lo abbiamo affrontato. Nella zona della vecchia discarica abbiamo un andamento delle argille in direzione contraria rispetto alla falda. Per questo l’inquinamento ha raggiunto alcuni pozzi a monte”. 


La strada per il voto. Nelle dichiarazioni di voto Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha detto di sapere che “nella discarica si portano materiali critici ma c’è sempre chi controlla. Si cercano polemiche inutili rispetto a Sogepu, che nei suoi vertici è sempre stata disponibile. La discarica gode di ottima salute ed è la migliore dell’Umbria. La storia dell’inquinamento di Belladanza è stata portata anche nel Parlamento europeo ma l’impianto è ancora aperto. Abbiamo constatato di persona le condizioni del sito e i meccanismi di cautela. Voteremo no”. Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, ha detto che “non è una prerogativa della Lega parlare della salute. Ma perché vuole provocare un’emergenza rifiuti, chiudendo Belladanza, come a Roma dove la Raggi ha riaperto un impianto critico? Inoltre avremmo contributi di indennità ambientale”. Marchetti ha proposto di portare l’odg in commissione congiunta Controllo e Garanzia e Servizi, proposta appoggiata da Morini e Bucci, quindi recepita da Gasperi: “Non mi avete confutato, mi avete dato ragione. Approfondiamo in commissione, modifico l’atto”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Pd ha ribadito che “l’atto non sarà votato, ma chiederemo al presidente Procelli di monitorare periodicamente l’impianto, chiederemo le analisi del 2015 e 2016 e un coinvolgimento più ampio”. Gasperi è intervenuto, definendo la situazione imbarazzante: “Ha dichiarato che vuole fare le cose scritte nell’atto ma non le vota”. Mancini ha detto che “Non lo dico io che questa zona ha problemi. Ma c’è voluto un esposto sulla Val Nestore della Lega Nord per ammetterlo e proporre uno screening per i cittadini tifernati. Dispiace che una opportunità venga, a prescindere, bocciata”. A margine il sindaco ha ribadito che “controllo e trasparenza sono fondamentali. Oltre alla commissione Sogepu deve farsi carico di informare sullo stato di salute della discarica per rassicurare i cittadini”.

 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
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