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Notizie dal Comune

QUESTION TIME NEL CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDì 11 SETTEMBRE
News
22.09.2017 -


INTERROGAZIONE DI LIGNANI: “DIMINUIRE IL BUSINESS DELL’ACCOGLIENZA”



“E’ un’interrogazione politica e chiedo una risposta politica” ha premesso il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, presentando nel question time, che ha aperto il consiglio comunale di Città di Castello lunedì 11 Settembre, l’interrogazione sul “business dell’accoglienza dei migranti”. Il consigliere di minoranza ha spiegato che “i Comuni troppo spesso devono subire situazioni di fatto compiuto su cui proprietari di casa e cooperative sedicenti sociali lucrano guadagni spropositati a discapito delle Comunità locali”. “Il Comune ha il diritto ed il dovere di esperire tutte le possibilità giuridiche affinché detti guadagni siano intaccati al fine di dare un ristoro concreto alle classi sociali più disagiate che oggettivamente vivono situazioni quotidiane gran più complesse e difficili rispetto a persone che mai hanno lavorato o pagato tasse in Italia” e “che a tal proposito un’iniziativa significativa è stata presa dal sindaco PD di Codigoro in Provincia di Ferrara”. “Non tacendo le difficoltà, si possono studiare aspetti diretti ed indiretti sulle politiche che i Comuni possono mettere in atto quali controlli della polizia municipale periodici ed assidui in detti appartamenti, una verifica costante sulle effettive residenze e un inasprimento ad esempio della tariffa rifiuti per nuclei residenziali numerosi non legati da vincoli di parentela”.
Perciò Lignani Marchesani interroga il sindaco “sulla necessità di esperire tutte le possibilità giuridiche in capo al Comune anche con un apposito gruppo di lavoro tecnico e politico per attuare politiche che possano diminuire i margini di guadagno per cooperative e proprietari di appartamenti e/o alberghi che ospitano a fini di lucro migranti” e “sulla possibilità di fare del Comune di Città di Castello un soggetto promotore a livello di Anci di una commissione finalizzata ad elaborare proposte normative sulle politiche sopra esposte da sottoporre, con l’autorevolezza dovuta ai primi cittadini eletti dal popolo (e non nominati), all’analisi del Parlamento”.
“Siamo d’accordo sulla natura politica: il sindaco in questione ha ritrattato la sua affermazione” ha detto l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini. “Per quello che è in mio potere sono in contatto con le cooperative affiatare. Non abbiamo aderito allo Sprar. Interloquiamo con i soggetti che gestiscono l’immigrazione e abbiamo chiesto i nominativi degli affittuari per una verifica sulla aliquota di applicazione della tassa dei rifiuti. Il protocollo Oikos coinvolge le associazioni e a breve farò un bilancio di questa collaborazione. Dentro l’Anci c’è già una commissione, in contatto diretto con la Prefettura. Nell’ultima riunione è stato analizzata la nuova organizzazione sullo Sprar e stiamo ragionando sulle modifiche”. “Parzialmente soddisfatto” si è detto Lignani, suggerendo “intersezioni tra residenze di lungo periodo e numero del nucleo, per aiutare le famiglie italiane in difficoltà”. 
 




 
PROBLEMI DI VIABILITA’ A RIGNALDELLO: INTERROGAZIONE DI PROCELLI


Si fa latore di alcune problematiche sollevate dai cittadini del rione Rignaldello Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, in una interrogazione al consiglio comunale di Città di Castello, portando all’attenzione di Giunta e assessore, nell’ultima seduta dell’assemblea (lunedì 11 Settembre), l’assenza di aree riservate ai residenti e l’occupazione dei parcheggi liberi da parte di chi, non residente, si reca per lavoro in centro storico”. Procelli riporta anche criticità derivanti “dal traffico elevato, associato a velocità sostenuta, favorita dalla mancanza di dissuasori, segnaletica luminosa, scarsa presenza della Polizia municipale, da parte di chi, per recarsi in direzione Sud, provenendo da Viale Leopoldo Franchetti, taglia per via Rignaldello, bypassando la pure agevole rotonda situata pochi metri più avanti”. Dal punto di vista dei servizi, i cittadini lamentano anche lo spostamento della postazione di Sogepu a ridosso del supermercato, penalizzante per i residenti, soprattutto anziani. Le richieste che il consigliere rivolge all’Amministrazione sono: convocare i cittadini per concordare interventi volti a mitigare disagi che non sembrano di difficile soluzione e introdurre quei correttivi - parcheggi riservati, dissuasori di velocità - nella disponibilità dell’ente locale e di immediata realizzazione”. “Ci sono delle risposte pronte” ha detto Massimo Massetti “Allontanare le campane nel tempo ha prodotto disagi e non vantaggi. Abbiamo già provveduto ad analizzare le criticità. Sogepu è informata, faremo un sopralluogo al quale può partecipare, per una soluzione condivisa”. “Via Rignaldello viene utilizzata anche da chi lavora nel centro storico e per i parcheggi ci stiamo muovendo per creare altri 35 posti auto nella zona dei pallai, per allentare la pressione. Rispetto a parcheggi esclusivi, dobbiamo fare una riflessione. Il dissuasore potrebbe essere installato nella metà superiore di Rignaldello, secondo gli uffici. Il consigliere Procelli è stato intuitivo nel proporre lo spostamento della farmacia ed ha avuto ragione. I tempi di ogni intervento sono comunali e quindi più rapidi. Solo il necessario per le risorse per i dissuasori”. “Risposta migliore di questa non poteva esserci” ha replicato Procelli. 
 



SAN DOMENICO: A QUANTO LA FINE DEI RESTAURI? 
INTERROGAZIONE DI MORINI


“A più riprese il consiglio comunale si è occupato dello stato dei lavori di San Domenico e del blocco dei finanziamenti che non aveva consentito di terminare i lavori di restauro specialmente nella zona dell’abside dove ormai da anni staziona un immenso ponteggio” ha detto Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, nel presentare al consiglio comunale di Città di Castello un’interrogazione in proposito. “Essendo San Domenico proprietà del Ministero dell’Interno presso il FEC (fondo edifici di culto) nell’agosto del 2010 era stata segnalata la situazione all’allora sottosegretario all’Interno on. Alfredo Mantovano. Allora il ministero aveva provveduto a sbloccare e rendere effettivo un finanziamento di 200.000 euro per terminare finalmente il restauro dell’abside e aveva di seguito decretato l’autorizzazione ai lavori. Di conseguenza il Provveditorato alle opere pubbliche dell’Umbria doveva provvedere ad un contratto di appalto per l’ammontare dei finanziamenti messi a disposizione da FEC. Lo stesso Provveditorato umbro però aveva difficoltà ad avviare i lavori in quanto sarebbe stato alle prese con un contenzioso circa il nolo dei ponteggi già allestiti a San Domenico da una ditta edile.” “Qual è attualmente lo stato dell’arte dei lavori inerenti la Chiesa e dei finanziamenti ad essa collegati? La situazione è in stallo ormai da decenni”. “Alla fine di luglio” ha risposto l’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini “su mio interessamento, il Provveditorato ha comunicato di aver approfondito i motivi del contenzioso, trovando una soluzione. Il finanziamento per l’abside è già stato assegnato ad una nuova ditta che sta aspettando il decorso della lite. Chi tolga il ponteggio, è indifferente, ma sembra che ci saranno sviluppi. Il comune ha provveduto a ripulire il cantiere in vista delle serate del Festival Nazioni. Seguirò la cosa fino a quando non ci saranno risultati”. Morini ha detto “spero che questo patrimonio sia recuperato presto. Vorrei essere informato sui tempi di soluzione. perché i finanziamenti per l’abside, 200mila euro, sono fermi dal 2010 senza che nessuno faccia niente. Non è imputabile alla giunta ma dopo sette anni io sto ponendo al consiglio lo stesso problema”.

 

 


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