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Notizie dal Comune

CONOSCERE PER CRESCERE: VACANZE E VOLONTARIATO. 58 GLI STUDENTI IN COMUNE ALLA CONSEGNA DEGLI ATTESTATI
Inverno
08.11.2017 -


Sono 58 gli studenti che hanno dedicato parte delle vacanze estive al volontariato. Appartengono alla generazione “Conoscere per crescere”, un progetto di Comune di Città di Castello, Asl Umbria 1 e Cooperativa la Rondine, che per due settimane all’anno tra giugno e settembre propone l’inserimento in alcune strutture socio-sanitarie e ricreative di giovani volontari “per un’esperienza di consapevolezza, che può aiutare ad accrescere la sensibilità dei ragazzi ma anche a valutare professionalmente tale percorso formativo” hanno ribadito gli assessori alle Politiche sociali e alle Politiche educative Luciana Bassini e Rossella Cestini, durante la consegna dei diplomi di partecipazione, avvenuta nella sala del consiglio comunale alla presenza della Asl Umbria 1, rappresentata dalla responsabile del Distretto Daniela Feligioni, di Luciano Veschi, presidente della cooperativa la Rondine e di Marco Romanelli, che ha seguito fin dal suo nasce il progetto. I 58 dell’anno scolastico 2016/2017 provenivano 5 dal liceo economico sociale San Francesco di Sales, 20 dal polo tecnico Franchetti-Salviani e 33 dal polo liceale Plinio il Giovane.
Il progetto. I ragazzi sono stati inseriti nei centri estivi per bambini, anche con difficoltà psicofisiche, al Flauto magico, per disabili adulti, nei laboratori di Fattoria sociale e di Agricoltura sociale, alla Muzi Betti, nella residenza servita San Francesco di Sales, nella Comunità Alloggio Mai soli, nei centri diurni per Alzheimer L. Coli e di Trestina. Per due settimane, dal lunedì al venerdì, hanno trascorso quattro ore fianco e fianco con operatori ed ospiti delle strutture, in alcuni casi, per esempio il polo liceale, nell’ambito di un piano di alternanza scuola-lavoro riconosciuto a fini di certificazione.
“Abbiamo dovuto mettere un tetto alla partecipazione, che è stata subito numerosissima, a questo progetto con cui nel 2013 comune e cooperativa hanno cercato di contrastare e anche di smentire quella presunta indifferenza verso temi e ambiti della solidarietà sociale, spesso imputata ai giovani” spiega Luciano Veschi, presidente della Rondine. “ Abbiamo voluto dare loro fiducia e la risposta è stata positivissima”. Tuttavia c’è l’intenzione di “uscire dal paradigma prima studio, poi lavoro” spiega Marco Romanelli, responsabile del progetto: “per entrare in una logica in cui accanto allo studio delle competenze di base, a scuola ci siamo posto anche competenze spendibili nel mondo del lavoro. “Speriamo di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, maturate sul campo” conclude Daniela Feligioni, responsabile del Distretto socio-sanitario Alto Tevere. “L’innalzamento dell’età pensionabile e l’estensione della rete di protezione sociale chiedono un cambiamento all’organizzazione della sanità ma anche delle persone, spesso parti integranti dell’intervento. Conoscere questa faccia del mondo è dunque una competenza sotto tutti i punti di vista”.  (allegate foto)
 

 


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