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Notizie dal Comune

LA NONNA DEI RECORD - A LUISA ZAPPITELLI LA PIU' LONGEVA VESPISTA D'ITALIA, IL PREMIO SICUREZZA STRADALE - CITTA' DI CASTELLO E' LA PRIMA CITTA' UMBRA AD OSPITARE IL LANCIO DELLA CAMPAGNA #CHIGUIDANONBEVE DELL'ASSOCIAZIONE FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA
Comune Palazzo
18.11.2017 -

Nonna Lisa, la nonna dei record: a 106 anni, sempre al voto dal dopoguerra ad oggi, testimonial di guida sicura e allevatrice “tricolore” di canarini. Davanti ad un folto pubblico composto dagli studenti di alcune classi di istituti scolastici superiori, amici del Vespa Club Città di Castello con il testa il presidente, Lazzaro Gaudenzi Fiorucci, gli assessori alla sicurezza e polizia municipale e Poliche Scolastiche, Monica Bartolini e Rossella Cestini, la comandante, Luisella Alberti e rappresentanti delle forze dell’ordine, “Nonna Lisa”, Luisa Zappitelli (106 anni compiuti lo scorso 8 novembre) accompagnata dai figli Anna e Dario Ercolani, ha ricevuto oggi presso il “ridotto” del Teatro Comunale degli Illuminati, dalle mani di Silvia Frisina, Delegato di Presidenza dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada basta sangue sulle strade Onlus, il Premio Speciale assegnato nell’ambito del Premio Nazionale Sicurezza Stradale “basta sangue sulle strade”. L’Associazione ha infatti deciso di conferire un premio alla signora Luisa, 106 anni, “per essere la più longeva testimonial di sicurezza stradale, attiva ancora oggi nel diffondere messaggi di sensibilizzazione all’uso del casco, raccomandando con affetto materno di dare sempre valore alla vita e soprattutto dimostrando con l’esempio personale un gran senso civico”. Durante la cerimonia di premiazione Silvia Frisina, in rappresentanza dell’Associazione, ha rivolto ai presenti un saluto a nome del Presidente, Giacinto Picozza, impossibilitato ad intervenire a causa di un infortunio e ha ringraziato Nonna Lisa e i suoi familiari per l’impegno che ogni giorno investono per la sicurezza stradale.  L’Associazione ha quindi distribuito ai presenti un centinaio di magliette con il logo, #chiguidanonbeve, campagna in collaborazione con Polizia di Stato, Confindustria Ancma ed Eicma. Città di Castello è stata infatti la prima città umbra ad ospitare la campagna e a Nonna Lisa, testimonial d’eccezione, è stato donato un casco con il logo della stessa. La campagna è destinata in particolar modo agli avventori dei locali dal ballo, discoteche, ristoranti, bar, pub e altri luoghi in cui il consumatore può entrare in contatto con l’alcol e verrà declinata su diversi supporti, come ad esempio bicchieri, sottobicchieri, tovagliette per ristoranti, tovaglioli, portaposate, bustine di zucchero, cartoni portapizza da asporto. L’Associazione sta inoltre prendendo accordi con alcune aziende di trasporti affinché la campagna possa essere veicolata anche sulle fiancate e sul retro dei camion. “Come ci insegna nonna Luisa con il suo sorriso, piglio e determinazione, bisogna sempre indossare il casco quando si utilizzano i mezzi a due ruote, allacciare sempre le cinture di sicurezza quando siamo alla guida di un auto e rispettare limiti di velocità e codice della strada. Insegnamenti e regole di vita che noi nel nostro quotidiano anche a livello istituzionale, con le campagne che portiamo avanti in collaborazione con le forze dell’ordine a tutti i livelli assieme al Corpo della Polizia Municipale, cerchiamo di mettere in pratica ed infondere in particolare nei giovani e più piccoli a partire dalle scuole di ogni e grado che riusciamo a coinvolgere durante l’anno con direttori didattici ed insegnanti.” E’ quanto dichiarato da Monica Bartolini, Rossella Cestini, assessori comunali, che, assieme alla comandante del Corpo di Polizia Municipale, Luisella Alberti, hanno posato assieme alla arzilla testimonial della sicurezza stradale con tanto di maglietta e casco. Alla fine Nonna Luisa, sorridente e orgogliosa più che mai di poter contribuire ad una buona causa ha rivolto a tutti, in particolare ai numerosi giovani studenti presenti le solite raccomandazioni: “andate piano, rispettate il codice della strada, non bevete quando siete in moto o al volante e soprattutto indossate sempre il casco”.

LA SCHEDA - Associazione Familiari e Vittime della Strada basta sangue sulle strade Onlus

“L’Associazione in questi 8 anni  ha portato avanti tante battaglie, l’ultima in ordine di tempo è senz’altro l’introduzione della Legge 41/2016, ossia la legge che introduce il reato di Omicidio Stradale. Era il marzo del 2016 quando la legge ha visto ufficialmente la luce e pensavamo, vista la sua severità, che gli incidenti sarebbero drasticamente diminuiti. E invece i dati Istat ci dicono il contrario. Rispetto al 2015 gli incidenti con lesioni a persone sono aumentati dello 0,7%. E un altro dato allarmante, sebbene parziale, arriva da Polizia ed Arma dei Carabinieri che hanno registrato un aumento del 4,6 degli incidenti con esito mortale nel primo semestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Il dato ci ha lasciato spiazzati e abbiamo iniziato a farci alcune domande. Quanti di noi hanno sentito parlare di omicidio stradale, ma soprattutto quanti di noi conoscono le conseguenze penali dell’omicidio stradale? Abbiamo allora incaricato 30 volontari della nostra associazione che, negli ultimi mesi, hanno rivolto delle interviste telefoniche ad un campione di 5.000 persone e questi sono i dati emersi. Il 92% del campione ha dichiarato che ha sentito parlare di omicidio stradale, mentre l’8% non ha mai sentito parlare di omicidio stradale.  Abbiamo anche suddiviso il dato per fasce d’età. Di questo 92% ben il 95% di giovani tra i 14 e i 18 anni ha sentito parlare di omicidio stradale, complici, in senso buono, anche i tantissimi progetti che le forze dell’ordine e le associazioni in genere svolgono all’interno delle scuole. Diminuisce l’informazione nella fascia d’età tra 19 e 30 anni, con una percentuale del 78% di persone che hanno sentito parlare di omicidio stradale. Si scende ancora tra i 31 e i 50 anni con un 72% e tra i 51 e gli 80 anni con il 69%. Ma il dato drammatico, che forse in parte spiega il perché gli incidenti siano drasticamente aumentati, è quello che si riferisce alla  consapevolezza delle conseguenze penali dell’omicidio stradale. Solo il 6% conosce le conseguenze penali dell’omicidio stradale, contro il 94%”. “Abbiamo visto quindi che questa Legge non è molto conosciuta tra l’opinione pubblica, complice anche una sorta di “mancanza” delle Istituzioni a livello di comunicazione, a cui spesso sono proprio le associazioni che devono sopperire. Per questo la nostra Associazione ha deciso di lanciare una campagna, in collaborazione con Polizia di Stato, Confindustria Ancma ed Eicma, dal titolo #chiguidanonbeve che oltre a sensibilizzare contro l’uso dell’alcol alla guida informa sulle conseguenze penali dell’omicidio stradale”.

Silvia Frisina, Delegato di Presidenza dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada basta sangue sulle strade Onlus

 


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