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Notizie dal Comune

CENTRO DI ASCOLTO ANTIVIOLENZA."4 CASI IN DUE MESI, SONO 4 CASI DI TROPPO"
Cooperazione
26.01.2015 -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Quattro segnalazioni in due mesi non sono poche: sono quattro di troppo”: questo il bilancio del centro di ascolto antiviolenza di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna Monte Santa Maria Tiberina, tracciato stamattina dall’assessore alle Pari Opportunità del comune tifernate Andreina Ciubini durante l’incontro a cui hanno partecipato la presidente della Commissione Pari Opportunità di Umbertide Stefania Bagnini, l’assessore di Monte Santa Maria Tiberina Michele Simoni, l’assessore regionale Fernanda Cecchini, il direttore del distretto sanitario Alto Tevere Umbro Daniela Felicioni, la dottoressa Patrizia Goracci, responsabile del Consultorio familiare, Rossella Cestini per le assistenti sociali, Loredana Materazzi per le volontarie della Croce Rossa, Anna Maria Pacciarini, presidente dell’Associazione umbra Diritto di famiglia, Gabriella Ferri Panfili, presidente dell’Inner Whell, che ha sostenuto la pubblicazione delle locandine informative sul servizio. “I quattro casi indicano che questo punto di ascolto era necessario. Ora dobbiamo lavorare per diffonderne capillarmente la conoscenza perché la violenza sulle donne ha una radice culturale che va estirpata” ha concluso la Ciubini, mentre sulla necessità di ripartire “dalla dignità personale e dal rispetto della persona senza altre determinazioni” ha insistito Stefania Bagnini, presidente in pectore della nuova Commissione per le Pari Opportunità di Umbertide, dove un recapito antiviolenza è attivo da tempo. “Se le separazioni in Umbria sono aumentate in un anno del 94 per cento, un problema a livello di tessuto relazionale non può essere negato”.  “L’apertura a tante anime della società civile, ci fa pensare che non siamo soli nella protezione della donna, che spesso significa tutela della famiglia e dei minori” ha aggiunto Daniela Felicioni mentre Patrizia Goracci ha illustrato l’attività del consultorio “che non è di natura propriamente medica. Le donne hanno spesso bisogno di essere ascoltate e così i giovani che hanno uno spazio completamente riservato alle loro problematiche”. Per Rossella Cestini “le donne che si sono rivolte al centro di ascolto ora potranno contare su un supporto professionale e a tutto campo” mentre sulla prevenzione hanno chiesto un’attenzione in più le ostetriche Luana Zolfaroli e Elide Cenciarini. All’incontro erano presente anche l’Inner Wheel con la presidente Gabriella Ferri Panfili perché il sodalizio ha sposato la campagna a favore del centro di ascolto antiviolenza: “Non potevamo rimanere insensibili a questo fenomeno drammatico che non risparmia alcun territorio” ha detto, aggiungendosi alla rete di collaborazioni, inaugurata dalla Croce Rossa di Città di Castello, le cui volontarie, come ha sottolineato Loredana Materazzi, “si sono formate ad un corso specifico in vista di un centro d’ascolto che pur essendo diretto alle donne è un servizio per tutta la comunità”. “Non si tratta di stabilire se la donna sia meglio dell’uomo ma di ribadire che esiste una diversità. La più evidente sta nel ricorso alla violenza in situazioni critiche, come lo sono sempre le crisi familiari o di coppia” ha concluso l’assessore regionale Fernanda Cecchini, sottolineando “la bontà del punto di ascolto antiviolenza in un momento in cui vanno salvaguardati i diritti più che i servizi. Una sala operatoria non sarà mai smantellata; il rischio che corriamo è che in quel luogo si lavori male o meno a svantaggio di tutti. Il centro antiviolenza è un esempio emblematico di come i servizi ed i diritti vadano di pari passo anche in stagioni di tagli alla spesa grazie alla grande rete di solidarietà che si è sviluppata intorno a questo progetto”. Il centro di ascolto antiviolenza risponde al numero 075 8509444 il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il lunedì, martedì, mercoledì e giovedì pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00.

 


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