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APPROVATO A MAGGIORANZA IL RENDICONTO DEL COMUNE: "BILANCIO IN EQUILIBRIO, PREVISIONI RISPETTATE". LE MINORANZE: "POCO LEGGIBILE, PIU' TRASPARENZA"
News
09.05.2018 -

 

 

 

 

Approvato con il voto favorevole di PD, PSI e La Sinistra ed il voto contrario di Movimento Cinque Stelle, Lega, Tiferno Insieme e Castello Cambia, il rendiconto 2017 del comune di Città di Castello, documento che contiene tutti gli accadimenti contabili che sono venuti a realizzarsi nel corso dello scorso anno e che traggono origine, tra molti altri documenti, dal Dup, il documento unico di programmazione e dal bilancio di previsione.

Il rendiconto. “E' un rendiconto dai numeri veri e reali, connotato sicuramente da sacrifici e da tagli di spesa notevoli, soprattutto se rapportati ad anni precedenti” ha detto il vicesindaco e assessore al Bilancio Michele Bettarelli nella seduta del 7 maggio. “Nel complesso presenta una gestione contabile prudente con la quale, pur operando in un contesto difficile, ci porta a credere di aver fatto le cose perbene, salvaguardando comunque il livello dei servizi ai cittadini. Il rendiconto 2017 è il secondo anno di consiliatura e evidenzia l’attivazione del programma amministrativo presentato a metà 2016. Non sono stati richiesti ulteriori sacrifici ai cittadini e le risultanze sono nel complesso positive.  Abbiamo raggiunto un equilibrio sostanziale ringraziando gli uffici e soprattutto i revisori dei conti che hanno esaminato con dettaglio e serenità i documenti contabili senza esprimere rilievi di sorta. Abbiamo assicurato il mantenimento dei livelli di tassazione dell’anno scorso, che sono ancora tra i più bassi della regione raffrontati a Comuni di pari dimensione. Come anticipato nella seduta della commissione economica, il risultato finale è positivo e pari a 116mila euro. Il Comune ha completamente riassorbito il disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui generatosi col rendiconto 2013. Nella gestione di cassa l’anno 2017 si è caratterizzato per una soddisfacente gestione di cassa che, data ormai l’esiguità dei trasferimenti ai Comuni, e grazie anche ad una diversa organizzazione della scadenza dei tributi propri, come la TARI, ci ha consentito, pur ricorrendo all’anticipo di tesoreria in corso d’anno di onorare i debiti verso i nostri fornitori in tempi rapidi, con un indice di tempestività di circa 20 giorni”.

Il dibattito. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha chiesto a quanto ammontasse “l’importo dell’affitto annuo che Umbracque deve dare al comune ed a Umbriadigitale”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha definito “grave la mancanza del dato”, già chiesto in commissione. “Tanta documentazione incomprensibile per il bilancio ma le informazioni sono parziali. Perché gli interessi che chiediamo ad Umbriaacque sono più bassi di quelli legali che applichiamo ai cittadini?”. Anche Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha definito “difficilmente comprensibili gli atti. Le variazioni totali sul bilancio di previsione del 2017 sono 29 tra Giunta e Consiglio, molti gli scostamenti dunque. I debiti di dubbia esigibilità sono alto alti, oltre sei milioni. Ci sono i debiti di Centro Servizi e della Mostra del cavallo su cui è necessario un piano di verifica. Ci vuole un’attenzione maggiore alle soluzioni di queste criticità e agli obiettivi. Nei servizi c’è l’aumento dei buoni pasti. I soldi di Sogepu perché non li destiniamo al Sociale? Non mi convince il bando sui trasporti scolastici collegato alla gara regionale. Quanto fatto è importante ma non sufficiente ad esprimerci positivamente”. Massimo Minciotti, consigliere del PD, ha risposto a Gasperi dicendo che “il bilancio si costruisce su molti documenti. Non possiamo fare una sintesi. Entro il 30 giugno faremo una commissione su Polisport. C’è un risultato annuo positivo, conto economico, fondo cassa attivi, l’indebitamento è costante ed i bilanci delle partecipate in equilibrio, conferma delle aliquote con uguale livello di servizi. La criticità che vedo è il montepremi delle multe, il più basso degli ultimi anni. Lo abbiamo fatto presente e nel 2018 aumenteranno i vigili. L’altra è nella riscossione e nel Fondo crediti. Invito a migliorare i due parametri”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto di “aggiungersi al coro di chi ha difficoltà a leggere gli atti. In realtà gli ordini del giorno sono troppo corposi ed è difficile trovare il tempo per approfondire tutto. Sul rendiconto manca la verifica sull’efficienza dell’intervento: se le risorse investite hanno colto l’obiettivo. I revisori  fanno riferimento al pronunciamento della Corte dei Conti sul referto dei controlli interni, definiti  in progressivo miglioramento ma su cui residuano profili di criticità da rimuovere nel monitorare e riferire rispetto a controllo strategico e società partecipate, omesso riscontro di controllo su qualità dei servizi rispetto alle previsioni regolamentari, mancata definizione di indicatori di risultato per le partecipate. Siamo stati eletti per attuare un controllo e le partecipate sono al centro dell’attenzione non solo nostra. Mancano modelli di lettura che chiede anche la Corte dei Conti. Dateci gli strumenti per verificare che quanto dite è vero. Non c’è trasparenza. Andrebbe a tutela anche della maggioranza”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto che “anche noi abbiamo problemi a comprendere il bilancio però leggendo tra le righe è un buon bilancio sul panorama regionale. I rilievi della Corte dei Conti non sono critici ma inviti a più puntualità alla nostra parte amministrativa, che è in grande sofferenza numerica. Sono d’accordo sulla massima trasparenza ma dobbiamo potenziare la risorsa umana e semplificare le procedure che sono complicatissime. Il bilancio ha anche una lettura politica e in questo senso si pone obiettivi giusti”. Nella replica Bettarelli ha risposto ad alcune sollecitazioni, ribadendo come “la documentazione fosse a disposizione da tempo anche se non è di immediata lettura. Quest’anno l’introito della Tari sarà riversato immediatamente nelle casse del comune, la bassa copertura del trasporto scolastico è un punto di onore perchè cerca di venire incontro alle famiglie. Tra previsionale e rendiconto gli scostamenti sono fisiologici”. La dirigente del Settore finanziario Gigliola del Gaia ha fornito il dato chiesto da Rigucci, dicendo che “è nella documentazione e corrisponde ad un canone di 164mila euro per 5 anni relativo al pregresso ed è di circa 270-290 mila euro per l’anno ordinario. C’è stato un credito che la società ha tardato a pagare. Il dato di Umbriadigitale non c’è”. Il presidente VincenzoTofanelli ha annunciato di proporre alla prossima riunione dei capigruppo una riduzione dei documenti da inserire all’ordine del giorno.

Il voto. Nelle dichiarazione di voto Rigucci ha detto che “la somma che Umbracque dovrebbe ridare al comune è alta, come fa a pagarla?”. Minciotti: “Voteremo positivamente”. Bucci ha spiegato la maggiore capacità di rifondare il debito al comune “all’aumento delle tariffe. Il fondo per i crediti inesigibili è alto, dobbiamo ridurlo e liberare risorse per i cittadini. Voto contrario”. Gasperi ha protestato di nuovo per la poca leggibilità del bilancio.

CDCNOT/18/05/09/COMINLINEA/169/SSC

 

 

 


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