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Notizie dal Comune

CONSIGLIO COMUNALE: TASSA DI SOGGIORNO E AGIBILITA'
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11.05.2018 -


TIFERNO INSIEME SU TASSA DI SOGGIORNO. CARLETTI “DAL 2019 IPOTESI NON CERTEZZA”. CONFRONTO AD AMPIO RAGGIO CON ALBERGATORI



Nel presentare l’interpellanza sulle politiche turistiche, Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, nel consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 7 maggio ha dichiarato che “la commissione sta lavorando su questo tema, nel bilancio è stata inserita la tassa di soggiorno ma senza confronto con gli operatori. Molti comuni, anche in Umbria, hanno deciso di introdurla, eppure questa tassa è legittima laddove il turismo esprima buona parte delle potenzialità economiche del territorio. In conclusione chiedo di convocare gli attori locali dell’industria turistica per parlare di tassa di soggiorno e di altro, affinché la Giunta colga l’occasione per adottare un piano di intervento specifico”. Nel documento Morini sottolineava come “nel 2017, a fronte di un aumento dell’1,82 per cento di arrivi si è registrato un calo dell’11,3 per cento delle presenze”. “E’ questo il vero dato economico di permanenza dei turisti nella nostra città e nelle nostre strutture che rimarca come il dato relativo agli stranieri sia del tutto negativo, con un meno 4,39 per cento negli arrivi e un meno 9,28 per cento nelle presenze”. Per Morini un ripensamento sulla tassa di soggiorno è auspicabile anche alla luce della riapertura delle Terme di Fontecchio, “che daranno un sicuro impulso alla ripresa del flusso turistico e deve essere sostenuta da un impegno specifico per qualificare l’offerta turistica cittadina”. “Un confronto costruttivo sul turismo è auspicabile perché su questo settore abbiamo grandi potenzialità” ha detto Riccardo Carletti, assessore al Turismo e Commercio “La partita della tassa di soggiorno non è una pregiudiziale per i comuni dove viene applicata, molti anche di Centrodestra. Il nodo è come vengono destinati gli introiti: il turismo ha bisogno di fondi per fare la promozione e fare un piano marketing che non si affidi solo alle campagne di enti superiori. Il turismo diventerà un volano anche se i numeri non ci danno ragione. Nel 2012, quando chiuse l’hotel di Fontecchio, noi abbiamo detto addio al 15% della nostra capacità attrattiva. La tassa, prevista nel 2019, è un modo per integrare la diminuzione dei fondi. Di fronte a questa esigenza, la tassa di soggiorno è un’ipotesi non è una certezza, collegata soprattutto alla riapertura delle Terme per aiutare il settore in varie direzione, non solo risorse per la promozione ma anche tagli alla tassazione degli albergatori. Sono d’accordo con l’apertura di un confronto, c’è bisogno di uno slancio, che tuttavia non sono mai gratis. Per posizionarsi su un mercato selvaggio come quello del turismo bisogna attrezzarsi, anche finanziariamente. Si al confronto e alla partecipazione, non focalizziamo sulla tassa, che è materia, nel rispetto dei ruoli, della Giunta”. Gaetano Zucchini, capogruppo del PD, ha detto che “la politica del turismo è stata travalicata dalla questione della tassa di soggiorno, che non esaurisce le politiche turistiche. La storia della tassa di soggiorno è lunga, risale al Ventennio. Anche a me sembra prematuro parlare di tassa di soggiorno. Non è un deterrente per i turisti, dobbiamo verificare l’introito e la sua destinazione. Passi in avanti nella politica del turismo sono state fatte: il centenario di Alberto Burri, ad esempio. Quando non ci sono risorse bisogna fare un approfondimento e concentrarsi sulle dinamiche che possono essere di aiuto ma la tassa di soggiorno non è tutto. Disponibile al confronto ad ampio raggio”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha richiamato “la logica della programmazione. L’amministrazione deve aprirsi ai contenuti in una logica nuova. Il bilancio è una parte importante di sviluppo delle politiche. Le iniziative non sono coerenti con le linee programmatiche. Bene il confronto ma ci sono questioni aperte, come il campeggio della Montesca. Dal punto di vista del bilancio: è possibile che la Pinacoteca costi 200mila euro e ne incassi 4500?Bisogna ritrovare motivi di attrazione”. Nella replica Morini ha detto “bene vie di marketing disgiunto dall’Umbria e il rilancio su Rinascimento e la Contemporaneità. Critico la dispersione di risorse della Giunta. Chiariamo su cosa vogliamo puntare. Se si chiedono finanziamenti ai turisti, pianifichiamo la destinazione degli introiti, che giustifichi l’imposizione. Spero che si possa parlare anche di un piano di intervento specifico per la città”.




 
ABITAZIONI PRIVATE: SE MANCA L’AGIBILITA’, INTERROGAZIONE DI PROCELLI. CESTINI: UFFICI A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI



Il capogruppo della Sinistra Giovanni Procelli ha presentato al question time del consiglio comunale di Città di Castello, lunedì 7 maggio, un’interrogazione sull’agibilità delle abitazioni: “Accade che i fabbricati siano venduti anche senza certificazione di agibilità e nell’atto notarile di acquisto generalmente viene attestato che il costruttore o chi per lui si impegna ad inoltrare in Comune la richiesta di agibilità, impegno non sempre onorato - dichiara Procelli che aggiunge - qualora accada al cittadino non rimarrebbe che provvedere personalmente alla procedura per la concessione dell’agibilità, andando incontro a notevoli difficoltà e spese, oppure in alternativa adire a vie legali con conseguenze facilmente immaginabili”. Procelli interroga la giunta per sapere se “ci sono termini temporali o altri motivi per cui chi si è impegnato a fornire l’agibilità possa sottrarsi da questa incombenza” e per sapere, come detta il regolamento, se “l’uso della costruzione può essere effettuato solo dopo la presentazione di tutta la documentazione e quindi la presumibile agibilità inclusa”. Inoltre Procelli propone “di convocare una commissione, invitando i tecnici comunali ed assessori competenti al fine di illustrare i troppi punti sull’argomento forse soggetti ad interpretazioni. I lavori dovrebbero concretizzarsi con la redazione di un documento-guida per dare una risposta ai cittadini e quindi per fornire loro uno strumento di conoscenza in una materia molto complessa”. L’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini ha risposto che “L’agibilità degli edifici è regolamentata ed impone il deposito di una Scia da presentarsi al Suape comunale. La norma nazionale prescrive che l’utilizzo delle costruzioni può iniziare dalla presentazione della Scia con attestazione di agibilità  per nuove costruzioni, ristrutturazione, modifica della destinazione d’uso per immetterlo nel mercato immobiliare. Nel 2017 sono stati presentati 175 attestati di agibilità e i titoli edilizi sono 375. Ai cittadini è utile la consulenza degli uffici, che sono sempre a disposizione, più che un approfondimento e per questo sono sempre a disposizione. Il documento guida non potrebbe che corrispondere alla legge”. Nella replica Procelli ha ribadito “l’esigenza del documento-guida per diffonderlo tra i cittadini e per evitare che i furbetti si approfittino della buona fede della gente. Chiedo la commissione”. La Cestini ha rilanciato la redazione di un vademecum, da sottoporre alla Commissione Assetto del territorio”.
 

 


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