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Notizie dal Comune

CITTA' DI CASTELLO: APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE IL REGOLAMENTO SULL'USO DEI FITOFARMACI
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23.05.2018 -

 

 

 

 

 

Il consiglio comunale di Città di Castello ha approvato il regolamento per l’uso dei fitofarmaci nella seduta di lunedì 21 maggio. Favorevoli Pd, Psi, La Sinistra, astenuti Castello Cambia e Tiferno Insieme, contrari Movimento Cinque Stelle, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che al momento dell’esame ha annunciato con il capogruppo Cesare Sassolini “di essere contrario e di non partecipare”. Il regolamento si compone di 21 articoli. La sua finalità, dichiarata all’articolo 1, è “conciliare la difesa fitosanitaria delle colture con la tutela della salute pubblica, della popolazione, l’ambiente e le sue risorse”. Nel testo si disciplina dalla preparazione delle miscele alle modalità di utilizzo delle varie tecniche di irrorazione sia nelle aree agricole che extragricole, l’obbligo di informazione del trattamento e le distanze di sicurezza da luoghi sensibili, abitati o di pregio ambientale”. Prima del dibattito sull’intero documento, l’aula ha esaminato e votato i singoli emendamenti presentati dai gruppi Tiferno Insieme e Castello Cambia. Molte le proposte di modifica del testo: quelle accettate a maggioranza, concernono una revisione dei parametri per la valutazione del vento, fenomeno atmosferico rilevante per gli effetti dell’irrorazione, proposta dal capogruppo di Tiferno Insieme, Nicola Morini; una specifica per il percorso Tevere nella classificazione dei luoghi di pregio ambientale, che prevedono distanze maggiori dalle aree di trattamento, oggetto di un emendamento illustrato da Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, e di analogo subemendamento, presentato da Gaetano Zucchini del Pd. Integrata anche la tabella delle sostanze nocive con una componente mancante, materia di un altro emendamento di Castello Cambia. Nessuna modifica agli articoli su organi di controllo e sanzioni, che sia per Tiferno Insieme che per Castello Cambia avrebbero dovuto essere più dettagliati.

“Un atto molto atteso che giunge alla fine di un lungo lavoro” ha detto l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti “speriamo che rispetti le leggi, i cittadini che lo hanno sollecitato, i portatori di interessi. Oggi, dopo dibattiti anche accesi, votiamo un regolamento che potrà essere di riferimento anche per altri territori, al netto di modifiche legislative in fieri. Al tavolo hanno partecipato molti soggetti. Sul glisofato abbiamo ribadito l’impegno come Amministrazione al divieto di utilizzo sulle aree pubbliche e sono state individuate fasce di tutela. Ci sono sanzioni, i proventi saranno utilizzati in progetti di utilità ambientali. Anche sui fenomeni atmosferici, come il vento, ci sono prescrizioni”. Terminati gli emendamenti, è iniziato il dibattito sull’intero regolamento. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha ribadito di “non aver partecipato al dibattito sugli emendamenti, ritenendola una inutilità, modificare un regolamento non a norma di legge. Il consiglio comunale non ha competenza, lo ha solo il sindaco in materia di salute pubblica. Dovremmo semmai parlare di un codice etico in accordo con le categorie, come altri comuni. Abbiamo complicato il sistema con istituti che non hanno applicabilità come le sanzioni, chi deve controllare e verificare i parametri, l’avvicendamento legislativo superiore. Tra un anno il regolamento sarà vecchio e creerà contenziosi senza miglioramento della tutela ambientale e sanitaria”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha detto: “avete bocciato i nostri emendamenti ma riconosco il tentativo corretto di lavorare su questo tema. Non ho mai pensato che ci fossero interessi particolari quando si è proposto di aggiornare il regolamento. E’ positivo che sarà adeguato. Le normative sono in via di modifica. Accanto al principio di precauzione con il divieto di glisolfato e all’applicazione del sanzioni più aspre, voteremo contro perché non sono state recepite le nostre proposte. Convengo sulla eccessiva frammentazione territoriale dei regolamenti. E’ vero che può creare delle problematiche. La cosa migliore da fare sarebbe un’uniformità attraverso una normativa regionale adeguata”. Nelle dichiarazioni di voto, Castello Cambia cambierà il suo voto in astensione. Gaetano Zucchini, capogruppo del Pd, ha espresso “soddisfazione per la definizione del regolamento e mi auguro la sua approvazione. Non è inutile. Il problema della salute e degli operatori agricoli , il bene comune non può essere sottaciuto. Il regolamento era del 1995, integrato nel 2005. E questo non è possibile per il comune capofila di questa Vallata. L’obiettivo primario è armonizzare le istanze economiche con la salute ambientale ed umana. L’Italia ha valori doppi nell’utilizzo di fitofarmaci ma c’è un’inversione di tendenza merito della professionalità di chi adopera questa sostanze e di una campagna di sensibilizzazione vera. Siamo convinti di aver creato un’alleanza con gli operatori. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito e la consigliera Mencagli. Chiedo la massima condivisione”. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha ricordato il Piano Pua della Regione Umbria, “che impediva agli agricoltori di usare lo stabbio animale. Da qui l’uso di sostanze chimica. Gli agricoltori conoscono tutto meglio di noi. Volete regolarizzare tutto. quesa regolamentazione è un eccesso di democrazia. Se si vuole smantellare l’agricoltura dell’Alta Valle del Tevere, io non ci sto. Compriamo prodotti pieni di glisofato che vengono dal Canada e facciamo la battaglia contro i nostri”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha sottolineato che “il regolamento aggiunge prescrizioni per tutelare zone e cittadini, molto sensibili alle questioni della salute. Con un territorio prevalentemente agricolo, il contatto con le persone è ravvicinato.Il regolamento è un atto di grande responsabilità amministrativa. Il testo finale è frutto dei contributi di tutti i soggetti interessati. Occorre essere consapevoli che abbiamo cercato la soluzione migliore. Forse ci resta l’unico rammarico: di non essere riusciti a coinvolgere per un documento unitario i comuni limitrofi”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha sostenuto che “il regolamento è una storia di voti e di sconfitta della politica. Nel 2016 siete partiti carichi e poi ci sono state delle vergognose retromarce, degli adattamenti, figuracce in commissione, e portato un documento blindato in consiglio. Non avete avuto il coraggio di completare quanto avviato. Zucchini sa che cosa è pericoloso: perché non avete regolamentato il concime. Qui si parla solo di voti. Chiediamo agli agricoltori di capire se tira un vento superiore alla brezza leggera. Il fitofarmaco è nocivo ma l’agricoltura in Italia è intensiva e non può esistere il fitofarmaco senza chimica. Nel documento non si regola nulla e le aziende agricole possono stare anche a meno di dieci metri, perché la normativa nazionale lo permette”. Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, ha sostenuto che “a Sansepolcro il Movimento Cinque Stelle ha esultato per il regolamento sui fitofarmaci. Insieme a Sassolini Gasperi ha dichiarato che dobbiamo lasciare le aziende libere di inquinare. Siamo in un territorio in cui gli studi mostrano un’incidenza negativa di alcuni prodotti. Non possiamo basarci sul buon senso, ci vogliono regole. Gli emendamenti non sono stati accettati a volte ma non tolgono importanza al regolamento. Speriamo di uniformarli con gli altri comuni”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto “Il documento è partito con le migliori intenzioni, all’unanimità. Sono contento del regolamento, anche se molto sofferto. Dai banchi della maggioranza non può essere negato: tutti sanno perché ci sono state frenate e retromarce. Devo dare atto a Procelli di essere stato corretto nell’avere audito tutti. Non è stata mai prodotta una mediazione in commissione: gli emendamenti sono frutti di una mancanza di dialogo. Il testo è stato blindato dalla maggioranza. E’ un peccato perché poteva essere utile alle aziende e ai cittadini. Lo sarà solo in parte”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, è tornato a criticare l’accordo con il Canada, aggiungendo, come presidente di commissione, che “ce l’abbiamo messa tutta. Abbiamo il regolamento. Dove non c’è coltivatori di tabacco sono arrivati alle strade. Non è vero che una parte ha tutelato la salute dei cittadini ed una parte del consiglio comunale ha difeso gli agricoltori. Abbiamo lavorato per il bene comune”. Nelle conclusioni l’assessore Massetti ha ringraziato tutti, maggioranza, opposizioni e soggetti della società civile. Non dobbiamo dimenticare di un regolamento che va ad incidere e a toccare le attività produttive. Come lo abbiamo fatto per la Color Glass lo abbiamo fatto con questo atto. E’ un punto di partenza”.

 

 

 


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