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Notizie dal Comune

RICHIEDENTI ASILO A CERBARA: SASSOLINI CHIEDE MAGGIORI CONTROLLO E INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE SOCIO-SANITARIA. BASSINI: "CONTROLLI COSTANTI E ATTENZIONE ALTA VERSO I SOGGETTI PIÙ VULNERABILI
sala consiglio
11.09.2018 -

 

 

“Come ormai ben noto, a Cerbara, in appartamenti gestiti da Cooperative, vivono alcune extracomunitarie, con bambini, di origine africana, in qualità di richiedenti asilo. É stato reso noto, che la Polizia di Stato starebbe compiendo controlli su alcune di queste donne che a più riprese sono state notate passeggiare lungo la statale ed anche in vie secondarie, all’altezza di Cerbara e Regnano”: questa la premessa del capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini, che in un’interrogazione, lunedì 10 settembre 2018 in consiglio comunale, a Città di Castello, ha denunciato attacchi nei suoi confronti pregiudiziali, “nonostante il mio intento sia difendere le donne e i nostri costumi locali. A Città di Castello per scelte politiche della maggioranza e dell’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini, che ho criticato a suo tempo per la scelta di ospitare le 20 donne al centro dell’interrogazione. Allora rise di me ma ora i risultati sono devastanti. E’ stato osservato che molto spesso le stesse donne si intrattengono in conversazione con automobilisti fermi ai lati della carreggiata e che in alcune circostanze alle stesse signore vengano offerti dei passaggi in auto. E’ inoltre noto, - prosegue Sassolini -  che nelle vie sopracitate, si sia creato un continuo ed insolito via vai di auto, alcune delle quali già segnalate alle Forze dell’Ordine. Tale situazione si incrocia con i dati di aumentata frequenza del Consultorio Usl da parte di alcune signore di colore in stato di imprevista gravidanza, spesso con richiesta di interruzione, oltre ai rischi di trasmissione di malattie veneree. Avevo suggerito in consiglio comunale di non ospitare donne sole, senza famiglia, se non nei casi assolutamente e strettamente necessari, ricordando, infatti, che purtroppo, in numerosi Paesi e soprattutto in Africa, l’arrangiarsi a sbarcare il lunario per guadagnarsi da vivere anche con metodi di dubbia moralità è tristemente all’ordine del giorno. E’ triste e raccapricciante - continua il consigliere di minoranza -osservare che le opportunità che questo Comune offre a queste donne sono più o meno le stesse del loro Paese di provenienza, ma mascherate da false accoglienze e buonismo. Questa non è vera ospitalità, ma pura propaganda politica sulla pelle delle donne. L’assessore competente Bassini, che ha permesso lo svilupparsi di tale situazione, dovrebbe seriamente riflettere sulla possibilità di rassegnare le proprie dimissioni”.

Sassolini, nella sua interrogazione, ha chiesto inoltre di sapere “se proseguono i controlli da parte delle forze dell’ordine e rendere noto cosa sta emergendo” e “di chi è la responsabilità di queste donne, chi e come gestisce la loro quotidianità a Città di Castello”. Inoltre il capogruppo di Forza Italia vuol essere messo a conoscenza dei “controlli sanitari fatti loro ed eventuali malattie riscontrate, i parti registrati e/o le interruzioni di gravidanza dal periodo in cui sono ospiti a Città di Castello” e di sapere “i passi che intende compiere l’amministrazione per risolvere la complicata situazione sociale e sanitaria che ha di fatto creato a Città di Castello”. L’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini ha risposto: “Se fare politica significa farla come la fa lei, sono contenta di non saperla fare. La sua interrogazione dimostra ignoranza sulla gestione degli immigrati, affidati dalla Prefettura ai soggetti associativi. Il comune di Città di Castello nella mia persona ha l’obbligo di fare verifiche periodiche per la qualità dei servizi e lo stato in cui vivono le persone. Vigili e servizio sociale hanno effettuato l’ultimo sopralluogo il 25 giugno a Cerbara e Regnano. Nelle relazioni non si riscontra disagio né ambientale né socio-sanitario. A Settembre ha inviato una lettera alla questura di Perugia e al commissariato per un maggior controllo alla associazione, che verrà effettuato. Inoltre le richiedenti asili sono ora gestite da un’associazione diversa, da quella che l’aveva prese in carico inizialmente. Da due anni abbiamo il progetto Oikos per momenti di integrazione con gli immigrati in cui sono coinvolte anche le donne di Cerbara e sono stati tenuti corsi di educazione sanitaria. Non ho aspettato la sua interrogazione ma ho già fatto quanto in mio potere. Le sue affermazioni su nascite, interruzioni di gravidanza e malattie non saranno discusse in questa sede essendo coperte da privacy. Chi ha violato il segreto professionale, ha compiuto un reato. Naturalmente comportamenti lesivi dell’ordine pubblico verranno perseguiti. Voglio ringraziare Castello Cambia e una concittadina per aver detto che se le auto non si fermassero il problema non esisterebbe”. Nella replica Sassolini ha detto: “Lei si è trincerata dietro un no-comment per privacy ma io non le avevo chiesto i nomi. I fatti sono che queste passeggiatrici, categoria mai osservata a Castello si sono generate per la vostra incapacità. Ci sono problemi sociali a causa di queste signore. Ho paura anche del racket. C’è anche il problema di chi mette a disposizione appartamenti. Ci sono persone buttate in strada. La responsabilità è dell’Amministrazione, che deve impedire che le persone sia no lasciate in balia di se stesse. Forse le associazioni non danno loro il sufficiente per vivere. Forse qualcuno si arricchisce con queste sfortunate. Dovrebbe ringraziare me e non Castello Cambia perché tento di bloccare altre situazioni. Non è giusto nei confronti della donna che Città di Castello si volti dall’altra parte. Dire che è colpa di coloro che si fermano è grave perché sappiamo che ci sono persone la cui moralità non è quella di questo consiglio comunale. Ci sono persone che non si fanno problemi a sfruttare il bisogno”. L’assessore Bassini ha aggiunto: “Le sue affermazioni sulla dignità della donna ce le risparmi. Le donne di cui lei parla non sono in mezzo alla strada. Non le ho fatte venire io ma la prefettura ed io mi impegno perché sono che si tratta di soggetti fragili. Con il cambio di associazione, la situazione si risolverà. Io le donne le ho sempre difese e sempre le difenderò”. 

 

 

 


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