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Notizie dal Comune

CONSIGLIO COMUNALE: PRIVACY E ASSOCIAZIONI. RITIRATO REGOLAMENTO SULLA TRASPARENZA DI TITOLARI DI CARICHE ELETTIVE
Inverno
13.09.2018 -

 

Consiglieri e associazioni. Ritirato invece il regolamento in materia di obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo. L’atto recepiva alcune modifiche introdotte da Anac e Garante della privacy, come ha sottolineato il presidente del consiglio Vincenzo Tofanelli introducendo all’aula, dopo il lavoro preparatorio in commissione Affari Istituzionali.

Ma durante il dibattito sono emersi alcuni rilievi rispetto alla pubblicità dell’adesione alle associazioni. In particolare Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, dicendosi “contenta del risultato”, ha sottolineato come “le norme qui richiamate sono quelle che avevano indicato noi nel senso di una maggiore trasparenza. Chiedevamo che anche i nominati dal comune nelle partecipate si uniformassero agli obblighi dei consiglieri. La nostra mozione fu bocciata ma questo regolamento la recepisce. Rispetto all’appartenenza alle associazioni, c’è obbligo di presentare la dichiarazione, non quello di pubblicarla. Noi vorremmo che tuttavia gli interessati rinunciassero al diritto che la privacy gli accorda e rendessero pubblica, in un modo o nell’altro, questa informazione, come dice lo Statuto. Facciamolo tutti. Per trasparenza, fino in fondo”. 

Il segretario comunale Bruno Decenti ha parlato di un regolamento che tempera privacy e trasparenza: “la pubblicità dell’informazione sulle associazioni è possibile con indicazione da parte del candidato nel curriculum”.  Anche Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, si è detto contento del regolamento e ha detto “inseriamo l’appartenenza in forma volontaria nel curriculum”. Per Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, “il documento di appartenenza alle associazioni va pubblicato accanto al curriculum e, se il consigliere comunale non lo consente, va scritto. La trasparenza deve essere di facile accesso e i cittadini debbono facilmente controllare se il consigliere è stato fedele allo Statuto che richiede la pubblicità della situazione associativa”. Valerio Mancini, consigliere della Lega, ha detto che “una maggiore chiarezza è dovuta. Lo chiedono i cittadini ai quali la dobbiamo. Anche la rotazione dei dirigenti sarebbe auspicabile ma la trasparenza si applica solo agli eletti. Spero che ANAC porti il tema anche dentro la macchina amministrativa. L’apparato tende a difendersi meglio della politica, che paga scelte fatte dai burocrati”. Per Gaetano Zucchini, capogruppo del PD, “i consiglieri hanno un dovere etico di dare tutti i dati ai cittadini ma mi sembra che c’è un problema di privacy in quanto dato sensibile.  Però dobbiamo dire al cittadino se questi dati sono stati resi o meno”. Sull’ordine del lavori, Morini ha proposto “non pubblicazione ma presentazione della dichiarazioni di appartenenza e obbligo dell’amministrazione di pubblicare il mancato consenso”. Rilevando, a suo parere, un’anomalia nella redazione ha chiesto di ritirare il documento”. Arcaleni si è detta d’accordo con Morini. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha ribadito che “Io chiedo di poter dichiarare a quali associazioni appartengo, salve andare in contraddizione con lo Statuto”. Il presidente Tofanelli ha proposto di ritirare il regolamento. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha detto che “la normativa è delirante. Uno pubblica tutto ma poi delinque diversamente. Andiamo avanti, sapendo che i parlamentari lo hanno votato per i consiglieri comunali e regionali ma non per loro. Trovo necessario mettere nel prossimo regolamento del consiglio comunale le pendenze dei consiglieri comunali verso il comune”. 

 


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