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Notizie dal Comune

BELLADANZA: DAL 31 DICEMBRE STOP AI RIFIUTI FUORI AMBITO. IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA ALL'UNANIMITA' ODG
comune digitale
21.11.2018 -

 

Belladanza: stop ai conferimenti da fuori exAto, ora Ambito. Unanimità del consiglio comunale di Città di Castello.

Inserito per decisione della conferenza dei capigruppo, è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Città di Castello nella seduta di martedì 20 ottobre 2018  un ordine del giorno, nel quale si ribadisce che “i conferimenti dagli impianti di lavorazione dell’ex Ato 2 a Belladanza termineranno con il 31 dicembre 2018. Fino ad allora Belladanza si farà carico dei sovvalli e indifferenziati dell’ex-Ati 2, a fronte della mancata riapertura di Borgo Giglione a patto che identici quantitativi saranno conferiti nella discarica delle Crete di Orvieto, nel medesimo arco temporale. Le tariffe applicate dovranno essere quelle determinate dall’Auri, con l’impegno da parte dell’Ato 2 di accettare equivalenti conferimenti presso la discarica di Borgo Giglione con tariffe equivalenti o comunque non peggiorative, terminati i lavori di adeguamento”. Il sindaco Luciano Bacchetta ricevendo il mandato dell’odg, si è detto d’accordo politicamente ma si è astenuto.

Il documento nasce dalla delibera dell’Auri in cui si formalizzava la richiesta di avvalersi del polo di Belladanza per la gestione dei rifiuti provenienti dall’ex Ato 2, corrispondente al Perugino, per ovviare all’indisponibilità dell’impianto di Borgo Giglione, che serve quel territorio.

Massimo Massetti, assessore all’Ambiente, ha introdotto l’odg: “C’è stato un tempo in cui Belladanza, durante la realizzazione dell’ampliamento, non poteva ricevere rifiuti, e abbiamo conferito altrove. Una volta ripresa l’attività della discarica, abbiamo accolto le stesse quantità, allo stesso prezzo. L’Auri ha chiesto a Belladanza di accogliere quantità da Perugia fino alla fine dell’anno, a parità con le Crete di Orvieto, e prospettato altri trasferimenti per il 2019, in caso di tempi certi per la discarica di Borgiglione. Il debito del passato con Perugia è saldato. Siamo responsabili e solidali, lo stiamo dimostrando ma non possiamo farci carico di tutte le problematiche regionali”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia ha apprezzato la fermezza dell’Amministrazione in questo frangente. “Borgo Giglione ha una capacità di ricezione di 60mila-70mila tonnellate già disponibili. La Regione svolga il ruolo nelle compensazioni e faccia un piano dei rifiuti adeguato. L’odg rafforza la posizione di Città di Castello e dobbiamo riparlare di Belladanza perché oltre 200mila tonnellate di rifiuti in poco più di un anno sono un’esagerazione. O riprendiamo e rispettiamo la programmazione o il rischio è che i cittadini ne subiranno le conseguenze in termini ambientali ed economici”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha detto “le criticità nei rifiuti in Umbria sono risapute e vanno affrontate e risolte. Noi l’abbiamo fatto, Comune di Perugia e Regione sono arrivati fuori tempo. Oggi uno dei più grandi problemi è questo: non è accettabile che sia chiusa una discarica senza soluzioni alternative. Noi non vogliamo chiudere le porte come sta facendo Orvieto. Le nostre condizioni sono:stop al conferimento con la fine dell’anno, spalmiamo i quantitativi con Orvieto e Borgo Giglione deve riaprire dal 1 gennaio 2017. A questi patti, votiamo sì”. Gaetano Zucchini, capogruppo del PD, ha confermato il voto all’odg: “Il senso di responsabilità fa parte del nostro impegno. A luglio abbiamo inaugurato il polo, ampliato la discarica, costruito il know how per un ruolo regionale. Non dobbiamo dimenticare che i rifiuti da Perugia hanno viaggiato anche fuori regione. Mi spaventa che la lungimiranza del comune nel programmare l’attività della municipalizzata non sia di tutti e che la chiusura delle discariche nel 2020 sia un obiettivo lontano. Forse va ripensato il piano. L’Auri deve fare uno scatto in avanti. Ma molte questioni sono aperte. Ognuno deve fare la sua parte. Fare squadra non vuol dire farsi carico solo dei problemi”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha detto “Non chiudiamo le porte a nessuno, perché siamo tifernati ma siamo anche umbri. Ma non dobbiamo dimenticare che questo piano regionale da oggi è stato decretato fallito. Tuteliamo Belladanza perché la guerra comincerà dal 1 gennaio 2019. Voterò a favore”. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha detto “il miglior guadagno è il risparmio. Siamo arrivati a spendere altri 12 milioni di euro per ampliare Belladanza e poi prendere rifiuti di altri. Non dobbiamo flettere dal dettato dell’odg che oggi votiamo. Gli altri ne approfittano. Siamo pari. Ora aiutiamo i cittadini tifernati anziché cercare il soldo facile”. Il sindaco Luciano Bacchetta si è detto “molto orgoglioso del consiglio comunale. La discarica non è stato ampliato per fare soldi ma in base al piano regionale perché deve servire all’Alta Umbria. Questa è la sua vocazione. Il polo nasce anche in vista della gara. Borgo Giglione richiede interventi ma con uno sforzo serio e vero produrrebbe l’utilizzo in tempi brevissimi. Per questo abbiamo messo la data del 31 dicembre. Non è più possibile trovare soluzione con il nostro aiuto perché mettiamo a rischio il lavoro degli ultimi anni. L’Amministrazione deve programmare una politica dei rifiuti per essere autonomi. Non siamo egoisti ma l’autonomia ce la siamo conquistata. Abbiamo abbassato le tariffe perché conferivamo localmente. E’ vero che sarà durissima. La discarica di Orvieto è privata e quindi il sindaco può dire no ma la proprietà, Acea, aprire ai conferimenti”. Nella dichiarazione di voto Bucci ha sottolineato che “se si presenterà il problema, dovremmo andare fino in fondo e fermare i rifiuti che arriviamo dopo l 2018”. Valerio Mancini, consigliere della Lega, ha detto che “sono d’accordo con l’odg perché anche in Regione (Mancini è membro dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, ndr) ho ribadito il senso del documento. Parte dell’inefficienza, dipende dalla gestione degli impianti, quindi non dalle istituzioni. Il problema non viene da ieri e il piano dei rifiuti è scaduto da quattro anni anche se la proroga non è ammessa. Non siamo in regola e non ci prendiamo le responsabilità di errori altrui”.

 

 

 


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