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Notizie dal Comune

PUBBLICAZIONE E TARGA RICORDO A 50 ANNI DALLA SCOMPARSA DI ENRICO FERRI EROE DI GUERRA - IL FIGLIO ANDREA HA PROPOSTO AL GRANDE REGISTA FRANCIS FORD COPPOLA DI REALIZZARE UN DOCUMENTARIO SULLA RESISTENZA TIFERNATE E UMBRA - IL SINDACO BACCHETTA: "SAR
ENRICO FERRI
24.11.2018 -

Un documentario sulla Resistenza a Città di Castello, sulle storie e personaggi particolari come il Tenente Enrico Ferri (1921-1968) che l’hanno caratterizzata, firmato da un regista di fama internazionale come Francis Ford Coppola a cui la stessa famiglia Ferri, tifernate, è legata da vincoli di parentela e amicizia. E’ questo il “sogno” di Andrea Ferri, figlio dell’eroe di guerra (medaglia d’argento al valor militare) scomparso il 10 Ottobre 1968 in un incidente stradale a Parigi, che questa mattina è stato celebrato nell’ambito di una cerimonia ufficiale che si è svolta nella sala del consiglio comunale alla presenza del sindaco Luciano Bacchetta, del presidente dell’Istituto di Storia Politica Sociale “Venanzio Gabriotti”, Alvaro Tacchini e di numerosi amici e rappresentanti delle associazioni combattentistiche. Per l’occasione Andrea Ferri, che ha realizzato una pubblicazione insieme all’Istituto “Gabriotti”, in ricordo dei 50 anni dalla scomparsa del padre, ha fatto riferimento ad un “possibile” prestigioso progetto con il geniale regista del “Padrino” e “Apocalypse Now” che ha incontrato a Bernalda, in provincia di Matera, dove la famiglia Coppola, il capostipite, Anton, 101 anni, direttore nei più importanti teatri del mondo (di cui la madre Mina dello stesso Andrea Ferri è parente diretta) affonda le proprie radici. “Proprio con Francis Ford ho parlato di Città di Castello, di questa bella iniziativa di oggi resa possibile grazie al comune e della possibilità di realizzare un documentario sulla storia della Resistenza e di personaggi come mio padre e tanti altri che l’hanno caratterizzata anche con il sacrificio estremo della vita. Chissà nella vita non si sa mai, lui è un grande regista legato all’Italia e alla sua storia”, ha dichiarato Andrea Ferri ricordando anche il legame di amicizia che il padre, noto imprenditore del settore edile a livello internazionale, aveva anche con il maestro Alberto Burri: “oggi è una giornata straordinaria per la mia famiglia, per la città e per la memoria di tanti eroi della Resistenza che attraverso mio padre ricordiamo tutti con senso di gratitudine infinita”. Il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, nel ringraziare “la famiglia, il presidente dell’Istituto “Venanzio Gabriotti” , Alvaro Tacchini e tutti coloro che hanno voluto ricordare e celebrare e rendere sempre più attuale la figura, il ruolo storico del tenente Enrico Ferri”, ha consegnato al fIglio Andrea una targa con i simboli della città: “l’amministrazione Comunale in memoria di Enrico Ferri valoroso Ufficiale del Gruppo di Combattimento Cremona tenente medaglia d'argento al valor militare nel cinquantesimo dalla morte.” Nel corso della breve ma intensa celebrazione ufficiale sono intervenuti con toccanti ricordi, Paolo Duccio Ducci, amico di famiglia e l’onorevole Walter Verini che ha definito l’iniziativa “un tributo doveroso alla memoria del Tenente Enrico Ferri e dei tanti tifernati figli di questa città e della Resistenza”.

ENRICO FERRI. Medaglia d’argento al Valor Militare. Tenente fanteria complemento. 21esimo reggimento fanteria “Cremona”. Ufficiale volontario animato da grande entusiasmo, fin dal primo giorno del suo arrivo sulla linea del fuoco dimostrava in numerosi azioni di pattuglia generoso slancio ed ardire. Durante un attacco ad un importante caposaldo nemico, caduto ferito il proprio comandante di compagnia, assumeva nel momento più critico della lotta il comando del reparto e con prontezza ed intelligenza continuava l’azione. Guidando i suoi uomini con l’esempio, imbracciato un fucile mitragliatore e postosi alla testa dei più ardimentosi raggiungeva e travolgeva le difese nemiche, riusciva a catturare numerosi prigionieri e bottino di guerra”. Casa dei Venti (Ravenna) 2 marzo 1944. Roma addì 16 Marzo 1945. Comandante in Capo delle Forze Alleate, Generale Alexander.

 


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