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Notizie dal Comune

PRESIDENZA DEL FESTIVAL: INTERPELLANZA DI LIGNANI
CAmpanili
28.11.2018 -

 

“Mi aspetto una risposta sostanziale e concreta, non vorrei che ci sia il solito prendere tempo” ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, presentando un’interrogazione al question time di lunedì 26 novembre 2018. L’attuale presidente del Festival Giuliano Giubilei sarà il candidato sindaco di Centrosinistra per il comune di Perugia. Visto la mia esperienza nel Festival, so quali sono le scadenze durante l’inverno. Soprattutto rispetto agli sponsor: spero che non si continui a chiedere ai consiglieri di trovare fondi. Non si può confondere quello che è accaduto ad Assisi: la chiamata ex post di Guarducci, patron di Eurochoccolate, in Giunta. Essere assessori non è come essere sindaci. Un rilievo è di natura gestionale: come fa il candidato sindaco di una città a seguire la manifestazioni di un’altra, specialmente se questa manifestazione ha bisogno di tanto impegno; l’altro è etico: il candidato di uno schieramento politico è anche presidente di una manifestazione rivolta a tutti. Stimo Giubilei ma oggi mi aspetto un cambio di rotta perché nel momento stesso in cui accetterà la candidatura di sindaco deve dare le dimissioni e essere sostituito con un’alternativa mediatamente e culturalmente all’altezza”. Il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli ha detto: “Parliamo di qualcosa in divenire. Non è ufficiale la candidatura. Il presidente è sempre stato corretto e molto attento alla convenienza in questo frangente. Dal punto di vista tecnico procedurale invece non c’è incompatibilità. A mio avviso, queste ipotesi sono premature. Come dipendente Rai, nessuno ha sollevato eccezioni. Quest’anno la nazione ospite è la Cina: ci spostiamo dai paesi europei all’Oriente, grazie a relazioni diplomatiche che svolge il presidente molto delicate e che deve seguire soprattutto nei prossimi mesi. Siamo sicuri che finché Giubilei sarà presidente lo farà nel migliore dei modi”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha parlato “di prospettive del Festival. Le difficoltà di questa edizione chiedono una figura ed un impegno all’altezza. L’aspetto politico risalta dal momento in cui la stampa racconta di un impegno prevalente diverso da quello nel Festival. La riflessione va fatta anche nella direzione della sostituzione nel caso si imponesse questa eventualità. L’assessore è troppo ottimista, c’è bisogno di pensare agli scenari possibili”. Il capogruppo del PD Gaetano Zucchini ha premesso che “dell’opera di Giubilei al Festival si può parlare solo bene. Auspico che si candidi e che Perugia torni al Centrosinistra. Qualora accadesse, la sua sensibilità porterà a giudicare nella maniera più opportunità; comune e Festival ne prenderanno atto”. Nella replica Lignani si è detto “basito. Anch’io conosco la correttezza del presidente Giubilei e ho impressione che le dimissioni siano già a disposizione ma non si sa che pesci prendere. La questione non è legalistica ma di opportunità etica, morale e geopolitica; Bettarelli ha espresso una contraddizione: con la Cina bisogna avere rapporti importanti che Giubilei curerà nel bel mezzo della campagna elettorale tra le frazioni di Perugia. Dovremmo provvedere da subito. Ragionare come Zucchini è la logica di occupazione di tutte le poltrone. E’ uno spettacolo da basso impero che fa male soprattutto alla persona di Giubilei. E da candidato sindaco non potrà nemmeno apparire in video”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha concluso il dibattito: “La preoccupazione di Lignani è fonte di grande ottimismo per il Centrosinistra. Il problema della candidatura di Giubilei, che io ho caldeggiato fortemente, essendo una persona di grande valore, è incompatibile con la presidenza del Festival, non giuridica ma sostanziale. Quando la candidatura sarà ufficializzata, il discorso cambierà. Dobbiamo capire come conciliare i canali aperti da Giubilei con la Cina e il suo disimpegno in caso di candidatura. Dobbiamo capire cosa fa meglio al Festival e quale figura sarebbe adatta per sostituirlo. Ma per capire questo dovremmo capire quale sia il futuro del Festival, che in questa fase non funziona più. Ad esempio privati non finanziano un solo concerto del Festival ma hanno una grande influenza. Questo è il vero problema, non Giubilei. Probabilmente è vero, ha già le dimissioni nel cassetto, ma vanno studiati i tempi ed i modi”. Lignani ha aggiunto: “Non è incompatibile che un amministratore di Città di Castello sia socio pubblico dell’Assemblea. Cambiare lo statuto può essere auspicabile ma, se i privati hanno avuto molto spazio, è perché i rappresentanti pubblici hanno dato loro molto spazio”. 

 

 

 


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