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Notizie dal Comune

GLI SBARCHI A LAMPEDUSA E LA SPERANZA DOPO IL SISMA DI CASCIA: OLTRE 190 PRESEPI ED UNA INTERA SEZIONE DEI MAESTRI NAPOLETANI NELLA MOSTRA INTERNAZIONALE DI CITTA' DI CASTELLO, FINO AL 6 GENNAIO 2019.
presepi
01.12.2018 -

 

Uno sbarco a Lampedusa e Cascia che torna a vivere dopo il sisma: nonostante San Francesco lo abbia inventato nel pieno Medioevo, c’è ancora molta attualità nei 190 presepi della XIX Mostra internazionale d’arte presepiale di Città di Castello (PG), da oggi, sabato 1 dicembre 2018, e fino al 6 gennaio 2019, nella cripta della Cattedrale. Quasi duecento esemplari delle scuole più prestigiose d’Italia: ben tre associazioni dei maestri di Napoli, esponenti della scuola di Bergamo, Palermo, Avellino, della tradizione umbra, di cui gli artisti tifernati sono la punta di diamante, e della tradizione toscana. Ci sono poi i presepi evento come quello che ambienta la Natività sulla spiaggia di Lampedusa, l’opera degli artisti di Cascia, che a tre anni dal terremoto tornano a Città di Castello, c’è il presepio esposto al Quirinale e c’è il presepio costruito in un acquario. Tra gli artisti in mostra: Marco Bonechi, Romano Dini, Angela Tripi, Tra i collezionisti Fabio Baldi, Franco Casillo, Stefano Rappuoli e Gualtiero Angelini. Anche quest’anno è presente l’associazione Natale nel mondo di San Giovanni Valdarno, i tappetari di Camaiore, e una personale a Donatella Antinori, che ha guidato la mostra con passione ed impegno nelle tre ultime edizioni. Intorno alla Mostra è stato allestito un circuito presepistico che comprende: la Piancoteca comunale, la chiesa del Buonconsiglio, la chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di Santa Maria Maggiori, il campanile rotondo, Tela Umbra, il Museo del Duomo, il Loggiato Gildoni, corso Vittorio Emanuele, la chiesa di Santa Maria e San Giuliano a Riosecco, la chiesa degli Zoccolanti e il santuario di Belvedere.

 “Qualità e quantità” ha detto il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, sottolineando “l’incredibile capacità dell’Associazione Amici del Presepio di rinnovare ogni anni la mostra e di renderla una delle manifestazioni di punta a livello nazionale. Città di Castello è la città di Burri e del Rinascimento ma durante le festività è anche la città del presepio. Per questo l’Amministrazione continuerà a sostenere l’iniziativa e a lavorare per fare crescere il movimento presepistico. Prossimo obiettivo: una sede”. Lucio Ciarabelli, neo presidente dell’Associazione Presepi di Città di Castello, ha ringraziato l’Amministrazione e parlato del suo ruolo, “che ho accettato per l’amicizia con Gualtiero Angelini, a cui, con il rifacimento del marchio, da quest’anno è ufficialmente intestata l’associazione. E’ un incarico prestigioso ma anche impegnativo. Intorno alla mostra c’è un gruppo di volontariato molto presente, competente con personalità carismatiche e concrete. Grazie alla diocesi”. Claudio Conti, presepista della prima ora e vicepresidente, ha parlato della mostra 2018 “con sezioni speciali, dedicate a scuole, bambini, disabili. Sono presenti i maestri presepisti con le tre associazioni, a cui è riconducibile circa un 60% dei pezzi della mostra; il presepio allestito per il presidente Sergio Mattarella al Quirinale; un artista ha rappresentato il naufragio dei migranti nel Mediterraneo; per l’aspetto internazionale avremo i presepi dal mondo e ritornerà l’associazione carbonari di Cascia, dopo due anni di assenza a causa del terremoto. Siamo stati a Milano su invito del sindaco Sala per esporre il nostro presepio e ad Urbino con una ventina di nostri diorami. La sede della mostra è confermata ma cambierà l’allestimento per rendere migliore la visione dei presepi.  Nella scorsa edizione la mostra ha raggiunto pienamente gli obiettivi previsti con la visita di circa 10.000 persone di cui il 45% provenienti da fuori regione”. Anche Riccardo Carletti, assessore al Turismo e Commercio, ha sottolineato l’aspetto turistico dell’evento e la sua portata promozionale: “La mostra è la cartolina di Natale da Città di Castello e sta mobilitando flussi di turisti che arrivano per i presepi anche se poi colgono tutta l’offerta della città. Questo valore aggiunto, nato da anni di impegno, va salvaguardato perché è una risorsa per tutta la città oltre ad essere un’espressione autentica del nostro territorio con i maestri tifernati della scuola umbra. Con l’accensione delle luminarie, Città di Castello entra ufficialmente nel periodo natalizio”.

La mostra è aperta nella cripta della Cattedrale di Città di Castello nei giorni feriali dalle 10,00 alle 12, 30 e dalle 16, 00 alle 19,30. Sabato e Festivi: dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 20,00.

 

 

 


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