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Notizie dal Comune

EX FCU: SERVIZIO MIGLIORE, COSTI MINORI PER GLI ABBONATI. PASSA ALL'UNANIMITA' MOZIONE DELLA LEGA
CAmpanili
03.12.2018 -

 

Approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Città di Castello nella seduta di lunedì 26 novembre 2018 una mozione della Lega che impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi presso la Regione Umbria per aprire quanto prima il collegamento con Sansepolcro, assicurare la presenza di controllori ad ogni corsa degli autobus sostitutivi, per evitare ritardi dovuti a controlli di abbonamenti e biglietti da parte degli autisti; far rispettare le fermate previste per ogni tratta presenti nell’orario del sito e nelle stazioni, senza aggiungere ulteriori soste non previste e consentite; prevedere una riduzione del costo dei biglietti e degli abbonamenti (almeno fino alla conclusione dei lavori e ripristino della tratta Sansepolcro - Perugia) per il disagio subito; migliorare le condizioni di acquisto dei biglietti/abbonamenti, permettendo questa operazione fin dalla prima corsa del mattino in tutti i giorni della settimana attraverso la predisposizione di nuovi punti vendita nel territorio comunale, l’istallazione distributori automatici e la possibilità di acquistarli online;  eguagliare il costo di acquisto del biglietto a terra al costo del biglietto in autobus fino a quando i pendolari non vengano messi in condizioni accettabili per l’acquisto del biglietto, prevedere una corsa diretta Perugia - Sansepolcro per limitare il sovraffollamento della corsa delle ore 13:35; garantire la sicurezza dei pendolari attraverso un incremento dell’illuminazione nelle fermate e nelle stazioni”.

Valerio Mancini, consigliere della Lega, nel presentare la proposta ha detto che “è necessaria una riduzione del costo dell’abbonamento che non ha corrisponde al servizio che lo legittima. Per noi è importante, come fatto anche da associazioni come il Mosaico, intervenire. Il modo di acquisto dei biglietti deve essere migliorato. Proponiamo di aggiungere una corsa da Sansepolcro. La riapertura della Fcu è parziale. I tempi di percorrenza fino ad Umbertide sono di 40 minuti con la soppressione di molte fermate. Altrettanto tempo fino a Ponte San Giovanni. L’altro disagio sono i tempi di rientro: gli operatori dicono che il treno di Ponte San Giovanni potrebbe partire nel pomeriggio alle almeno mezz’ora prima. Continuiamo a pagare un servizio sostitutivo in autobus al prezzo del treno ma dovrebbe costare di meno. Vogliamo la riduzione dei costi per gli abbonati perchè i tempi sono dilatati a quelli degli anni Cinquanta. Abbiamo perso competitività. Quanto si è verificato come danno alla struttura è stata amplificata dalle prescrizioni dell’Agenzia per la sicurezza ferroviaria ma non è stato fatto. La exFCU è la madre di tutte le cattive programmazioni: non è stata considerata strategica per lo sviluppo della Regione. Basta guardare una cartina geografica per vedere che collega la parte Nord a quella Sud dell’Umbria. Nessuno si prende la responsabilità ma assistiamo al più classico degli scarica barile; la cosa più preoccupante è l’ex tratta Fcu non sia collegata a Roma senza passare per tratti intermedi. Non c’è una direttissima per la Tiburtina o per Termini”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha detto che “la mozione è un po’ vecchia. La riapertura è avvenuta il 25 ottobre scorso. La ex FCU, come le altre tratte analoghe, è stata oggetto di un decreto che trasferisce i controlli all’Agenzia della sicurezza. Anche le stesse ferrovie della rete nazionale saranno superate perché dovranno adeguarsi alla normativa europea. Fino ad allora la velocità deve essere ridotta. Il collaudo in realtà è stato fatto a 90 chilometri ed ha retto. La nova tecnologia prevista dalla Ue sarà installata velocemente. Maggiori sicurezza certa per i passeggeri. Altre 11 linee vanno a 50 chilometri. Le corse sostitutive devono rispettare tutte le stazioni. C’è sempre qualche corsa diretta. Per i biglietti, sarebbe utile che il governo gialloverde alimentasse il fondo specifico. Noi rimandiamo al mittente questa mozione”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, si è detto d’accordo sul fatto che “la mozione è superata ma il problema vero è la struttura, un disastro di scelte politiche e amministrative. Di soldi ce ne sono andati molti e non sono accettabili corse di due ore, miliardi in fumo. I disservizi che i pendolari devono subire sono pesantissimi. Finchè la Regione non la trasformerà in metropolitana di superficie, un servizio reale, è penalizzante e non può essere giustificata”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Pd, ha ricordato come “l’attenzione del Pd sia stata sempre molto alta su ex FCU. Restituiamo verità. Dobbiamo ribadire che questa infrastruttura è strategica. Al di là delle nostre critiche, problemi ce ne sono stati tantissimi ed hanno privato questa Regione di un servizio sopratutto per le fasce più deboli. Rimangono tanti punti aperti: quando riapre Città di Castello-Sansepolcro, quando supereremo i 50 chilometri, rivedremo gli orari, se ci sarà un regionale veloce, un collegamento nazionale? C’è un problema di sicurezza anche dentro le stazioni. Riveda il testo, sottolinei lo sforzo della politica, consiglio e sindaco, per rilanciare la tratta e il superfinanziamento di 63 milioni di euro”. Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, si è detto d’accordo con Zucchini, ha rimarcato il ruolo del sindaco ma ha anche detto che “la riapertura è zoppa. Morani e Mancini sono sulla stessa linea. La cosa da inserire è la riapertura della tratta Sansepolcro - Città di Castello. La FCU ha permesso e permette di studiare a tanti giovani. Sono favorevole”. Vittorio Vincenti, capogruppo di Tiferno Insieme, ha aggiunto che “torniamo su punti già affrontati. A Zucchini dico di chiedere ai compagni di partito della Regione e lo dico anche a Mancini, i 63 milioni di euro, che, se non vengono rendicontati, li perderemo. Nelle stazioni ci sono già le traversine per Sansepolcro ma sono bloccate perché non vengono rendicontati i lavori perché le procedure dipendono da Umbriamobilità. Se Fcu è andata a male è perché i soldi per la sua manutenzione hanno salvato le società di trasporti di Spoleto o Foligno. Qualsiasi cosa fatta nel bene del pendolare va bene ma deve avvenire a monte di questo impegno del Pd”. Mancini si è detto disponibile a modificare il testo : “Voglio spezzare una lancia condivisa per la Fcu, inseriamo il rispetto dei tempi, delle fermate, l’apertura di Sansepolcro, la presenza di controllori per fare i biglietti, sicurezza delle stazioni, equiparare biglietto del treno e dell’autobus”. Alla fine unanime sì da parte del consiglio.

 


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