18.04.2024
Giungerà all’esame del consiglio comunale di Città di Castello la proposta di protocollo d’intesa che l’Avis tifernate ha presentato per il rilancio delle donazioni, in un momento in cui tale forma di cittadinanza attiva registra una flessione preoccupante”, come hanno spiegato i rappresentanti dell’associazione intervenuti alla Commissione Servizi, presieduta da Giovanni Procelli. “Donare il sangue è alla base del senso civico” ha detto Procelli sintetizzando i lavori dell’organismo “e nonostante i donatori a Città di Castello siano oltre 1500, dobbiamo sensibilizzare sia i giovani che la popolazione adulta su questo fronte, dato che può salvare vite umane senza pericolo e senza costo per chi la fa”. “Il protocollo” ha detto il presidente dell’AVIS di Città di Castello Paolo Celestini “contestualizza l’intesa tra Anci, Avis e Federsanità Umbria su campagne di informazione e sostegno alle attività dell’associazione. Infatti oltre a chiedere l’impegno a realizzare sinergie per una cultura dell’attenzione ai bisogni sociali ed in primo luogo quello che si esprime attraverso la donazione di sangue e dei suoi componenti, l’Avis ha rilanciato l’iniziativa di invitare i diciottenni a diventare donatori periodici, l’esonero dalla tassa di affissione e cartelli gratuiti sia del punto di raccolta che della sede Avis”. Per l’assessore ai Servizi Sociali Luciana Bassini e per i commissari intervenuti, il protocollo è certamente “un documento di cui prendere atto e su cui avviare una ampia riflessione finalizzata a concretizzare l’obiettivo dell’accordo, incrementare le donazioni per fare in modo che l’Umbria possa avere l’autosufficienza in questo aspetto strategico e basilare della sanità pubblica”.