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Notizie dal Comune

ADOTTATA LA PARTE STRUTTURALE DEL PRG DI CITTÀ DI CASTELLO
Piazza Gabriotti
29.01.2019 -


Con il voto sulle 23 osservazioni, il consiglio comunale di Città di Castello ha adottato la parte strutturale del prg con il voto favorevole del Pd, Psi, La Sinistra, l’astensione di Tiferno Insieme, Lega e Fratelli d’Italia e il voto contrario di Castello Cambia. Ora la Regione dell’Umbria dovrà dare il giudizio di conformità. Se sarà positivo, la parte strutturale della variante al prg di Città di Castello potrà essere approvata dal consiglio. Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica, ha ricordato “il percorso della variante, dopo una sentenza della Corte Costituzionale che correggeva la legge regionale sul territorio rispetto le relazioni geologiche. Abbiamo cominciato tutto daccapo e questo è servito per una ulteriore valutazione della parte strutturale e operativa. La variante di assestamento ha prodotto 23 osservazioni, esaminate dalla commissione Assetto del territorio, che ha espresso un parere sulla proposta dei tecnici, condividendola a maggioranza. Solo in un caso c’è stato un contrario, altrimenti si sono registrate solo astensioni”. Federico Calderini, dirigente all’Urbanistica, ha aggiunto come “La Regione recepirà quanto stasera deciso dal consiglio e se conforme il piano strutturale terminerà il suo percorso”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha anticipato “il voto contrario in coerenza con il no al prg”. 
 
La prima osservazione chiede la riperimetrazione di un terreno vicino l’ospedale ed è stata giudicata non accoglibile. D’accordo con gli uffici PD, PSI, La Sinistra, contrario Castello Cambia, astenuti Fratelli d’Italia, Tiferno Insieme e Lega; stessa votazione per la seconda riferita ad un ampliamento degli edifici esistenti a San Maiano e sull’osservazione, questa volta accolta, di via Cortonese nella quale un’azienda chiede la trasformazione da servizi ad attività produttive. Giudicata non accoglibile, con le stesse posizioni del consiglio, la quarta in cui alcuni privati chiedono la classificazione come tessuti per attività e servizi in analogia a lotti vicini nei pressi della rotatoria della e45. Approvato anche il parere per l’osservazione presentata d’ufficio dai tecnici comunali. La sesta osservazione è localizzata a Promano su un’area agricola periurbana che si vuole destinare da spazio rurale a servizi ma non è stata accolta con il medesimo risultato della votazione, perché non conforme al piano, motivazione ricorrente tra quelle non ammesse. La settima è stata rigettata perché registra un’incongruenza tra lo strutturale o l’operativo in località Casella sulla strada di via della Canonica, che attiene l’operativo. Nell’ottava, tranne l’integrazione sulla cartografia di un distributore di benzina, il privato chiedeva l’estensione della destinazione d’uso all’area antistante a San Maiano. L’errore per gli Uffici va corretto ma per il consiglio a maggioranza (astensione Lega, Fd’I e Ti, no Castello Cambia) la richiesta non è conforme al piano. La nona a Coldipozzo chiedeva che un terreno classificato come agricolo fosse classificato come Zauni, istanza non conforme al piano, che il consiglio ha confermato. La decima riguarda un’area di verde pubblico in zona Riosecco, che il piano inserisce nella disciplina pregressa non attuata, perché torni dallo spazio agricolo a quello urbano. No degli Uffici e del consiglio. La undicesima riguarda la fascia di una Zauni di Cerbara, aree dove è previsto attivare nuove urbanizzazioni, che il proprietario aveva chiesto sia classificata come residenziale. Ma per il consiglio dovrà essere discussa con l’operativo. A Bisacchi la dodicesima chiede che un terreno agricolo possa essere classificato come compatibile con un attività di promozione e vendita. Non accolta a maggioranza così come la tredicesima a Pulciarati in cui si chiede una modifica della Zauni, di competenza dell’operativo. La quattordicesima a Regnano in via Sicilia chiede di trasformare un tessuto in prevalentemente residenziale a supporto dell’unità produttiva. Oltre a stare all’operativo, uffici e consiglio hanno ribadito che per la ASL commistione di residenziale e produttivo non è auspicabile. La quindicesima chiede la divisione della Zauni di Meltina in tre parti per permettere attivazione differenziate dei lotti e sarà rimandata all’operativo, parere tecnico e della commissione negativo. La sedicesima osservazione è a Cerbara, tra scuola e chiesa. Si chiede che un’area agricola venga inserita nella Zauni ma la proposta non è stata giudicata dimensionata per tecnici ed amministratori. Stesso problema e stesso pronunciamento per la diciassette relativa all’ambito di salvaguardia della Piastra logistica, per una conversione a servizi e funzioni economiche connesse all’infrastruttura. La diciotto chiede la revisione dell’individuazione di una frana in località Promano sulla base di uno studio geologico commesso dal proprietario. No di tecnici e del consiglio a maggioranza. La diciannove riguarda la località Teverina e chiede di cambiare una zona agricola in modo da ampliare un annesso esistente e di classificarlo come abitazione. Non accoglibile a maggioranza. Il proponente delle osservazioni tra 20 e 22 chiede che l’area di Lerchi per lavorazioni inerti, ridotta, sia ripristinata al perimetro precedente. Sì solo nella parte dei proprietari, che è molto circoscritta. La ventitré riguarda Fontecchio, un’area servizi già disciplinata dal precedente prg e importata tal quale nel nuovo. Per l’albergo si chiede un massimo in altezza di 15 metri e per gli altri edifici 8. Inoltre si chiede che una zona boscata sia inserita nel parco delle Terme. Accolta a maggioranza più Lega e Fratelli d’Italia, astensione del sindaco Luciano Bacchetta, del consigliere del PD Vittorio Massetti, di Tiferno Insieme, no di Castello Cambia. 

 


 

 


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