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Notizie dal Comune

PRESENTATO IN COMMISSIONE IL PUMS, PIANO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE. NEL FUTURO PIÙ BICI E MENO AUTO
pums
19.02.2019 -

SOLUZIONI DOLCI PER I PUNTI NEVRALGICI: ZONA INDUSTRIALE, CENTRO DOPO PIAZZA BURRI, CIRCONVALLAZIONE. 50% DEGLI SPOSTAMENTI IN AUTO SOTTO I 4 CHILOMETRI, 6500 I VEICOLI IN CIRCOLAZIONE OGNI GIORNO


Presentato alla commissione Assetto del Territorio il Pums di Città di Castello, il Piano urbano della mobilità sostenibile, redatto nell’ambito di Agenda Urbana della Regione Umbra, finanziata dall’Europa per rendere le città più ecologiche, sostenibili, vivibili, “a misura di cittadino e non di auto” ha detto Riccardo Carletti, assessore tifernate al Turismo e Commercio, sintetizzando come il Pums sia “un piccolo prg su una mobilità amica di chi la usa e di ciò che lo circonda, in grado di creare valore aggiunto al sistema e di renderlo più accogliente per il turista. Per noi è una sfida importante e ci aspettiamo la partecipazione ed il contributo di tutti”. Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica ha ribadito come “il Pums aiuta a costruire La città che vogliamo,  anche attraverso l’utilizzo di mezzi alternativi come bicicletta. Ma il Pums presuppone una riorganizzazione anche culturale. Essendo collegato ad Agenda Urbana, si innesta nelle azioni positive del programma ad esempio l’illuminazione monumentale che stiamo installando in questi giorni. Sollecito il contributo anche dei consiglieri”. Il passaggio nella commissione presieduta dal consigliere del PD Luciano Tavernelli è la prima fase di un iter che prevede l’adozione da parte della Giunta, le osservazioni e infine l’approvazione da parte del consiglio: “È una rivoluzione alla quale prestare attenzione in una prospettiva di maggiore vivibilità ed integrazione con altri centri utilizzando anche i percorsi naturali”. Il Pums, come illustrato da Tito Berti Nulli, progettista del piano per Sintagma, e in alcuni focus Riccardo Berti Nulli, ingegnere di Sintagma, nasce dalla constatazione che il volume di auto in entrata ed uscita dal centro quotidianamente sia di 6500 veicoli, di cui il 20% in attraversamento, quindi evitabile con stanze di circolazione e bypass. Nella fascia oraria tra le 7,30 e le 8.30 oltre il 50% scelgono l’auto per fare meno di 4 chilometri concentrandosi nella circonvallazione e nel quadrante tra zona industriale Nord ed e45. Il vettore su cui Città di Castello potrebbe concentrarsi è la bicicletta che nella prospettiva del Pums potrebbe diventare la scelta dell’11,8% dei cittadini in movimento dentro la città, oltre dieci volte in più dell’attuale 1,8 e secondo un sondaggio anche il 71% dei turisti farebbe bike sharing. Difficile incidere sui trasporti pubblici, su cui Carletti ha annunciato una rimodulazione per servire soprattutto da navetta tra frazioni e città, dove il bisogno di collegamento spesso è espresso da categorie senza alternativa privata. L’incremento della bici a discapito dell’auto farebbe migliorare in modo consistente il bilancio ambientale con 35% in meno di monossido, meno 5% di Co2, meno 16 di polveri sottili. Il sistema di mobilità rivisitato e corretto dal Pums ha come orizzonte il 2030, un lasso compatibile con la realizzazione di opere come Piazza Burri, che cambierà il baricentro cittadino, del reperimento delle risorse, perché chi ha Agenda Urbana e Pums godrà di una corsia agevolata finanziariamente, di un cambio di mentalità. Le azioni per raggiungere gli obiettivi sono molte: la principale è rappresentata dalle piste ciclabili sicure per circa 50 chilometri e in grado di collegare periferie a centro, segmento dove si concentra la disponibilità dei cittadini a lasciare l’auto in garage. Ma anche più postazioni di rastrelliere e una velostazione al Parco Langer. C’è poi la messa a punto di un sistema di trasporto intelligente, ripensando alcuni punti nel senso della fluidificazione come ad esempio in via Engels, nella zona industriale, nel quadrante di piazza Burri in cui il prg colloca un nuovo hub turistico. Rispetto alla sosta Berti Nulli ha precisato che numericamente i parcheggi non sarebbero insufficienti se venissero utilizzati i 230 posti del parcheggio ex Sogema e si mettesse in collegamento diretto il versante di Meltina con il versante di Piazza della Repubblica. Nel Pums si prospetta un incremento di circa 80  disponibilità tra Parcheggio Collesi e Ferri, con la possibilità di attivare un servizio di navetta dal parcheggio dello Stadio in caso di fabbisogni eccezionali. Nessuna variazione invece per le ztl attuali, il sistema delle piazze e Corso Vittorio Emanuele, via San Florido e dei Casceri nella notte. Berti Nulli ha fatto riferimento anche ad Fcu, “che nel nuovo piano regionale perde il profilo di metropolitana di superficie, per diventare la tratta di tre coppie di treni fino a Ponte San Giovanni dove ci sarà un servizio di navetta”. Su questo si è aperto il dibattito con il consigliere della Lega e consigliere regionale Valerio Mancini, che ha contestato la dottrina del nuovo piano, “un libro dei sogni, la e45, che qualcuno voleva autostrada, è all’oggi l’unico collegamento per noi. La situazione della viabilità interna è insostenibile; sulla nuova viabilità di Piazza Burri, via Scipione Lapi come alternativa alla Tiberina Tre Bis non sarà sufficiente. Sì alle piste ciclopedonali ma senza marciapiede rialzato”, Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha chiesto il costo del Pums, che è di circa 35mila euro pagati dalla Regione Umbria sotto la voce Assistenza tecnica di Agenda Urbana, programma da oltre 4 milioni di euro della Ue, finanziati per 600mila euro dal Comune. Su eventuali incompatibilità tra Pums e prg, evidenziate da Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, nella osservazione degli uffici alla variante di assestamento, un passaggio preciso regola tali rapporti con lo strumento della variante. “Per riqualificare la residenza, il centro storico, che è il nostro tallone d’Achille dal punto di vista della mobilità, deve essere a misura di famiglia e quindi essere dotato di un sistema di parcheggi efficiente. Stante le molte criticità del traffico, Piazza Burri, un attrattore di flussi di tutte le modalità, corre il rischio di trasformarsi in una strozzatura”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha espresso apprezzamento per le ipotesi del Pums, chiedendo una riflessione sulla viabilità della zona industriale in vista dell’apertura del nuovo centro commerciale. Gli asessori Carletti e Cestini hanno ribadito l’apertura di una fase partecipativa ed un momento pubblico di presentazione a breve scadenza, affinchè si giunga ad una definizione del Pums “condivisa nelle modalità e negli obiettivi”. Alla Commissione era presente il vicesindaco Michele Bettarelli, il dirigente del Settore Urbanistica Federico Calderini, la responsabile del Servizio Prg Marcella Mariani, con il tecnico Federico Picchi.

 


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