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Notizie dal Comune

BOLLETTE D'ACQUA: DOCUMENTO DELLA LEGA
comune digitale
13.03.2019 -


Bollette e sistema idrico al centro di un’interpellanza presentata dal capogruppo della Lega Marcello Rigucci nel consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 4 marzo 2019: “L’acqua inserita nelle condotte per gli utenti devono avere caratteristiche di legge in termini di durezza di carbonato di calcio e si segnalano lamentele soprattutto nella zona di Badiali e Riosecco dove questi valori appaiono superiori alla norma. L’acqua forse viene incanalata da fonti a noi sconosciute e non viene trattata secondo la legge. Per quanto riguarda le bollette, le precedenti venivano inviate semestralmente caricando una quota fissa che oggi troviamo dello stesso valore ma bimestrale, portando ad un aumento dei costi per la stessa quota. Vogliamo conoscere quali sono le fonti, il sistema di depurazione e trattamento, gli esami chimici programmati. Per le bollette il perché dell’aumento della quota fissa, l’ammontare del ricavato aggiuntivo e il periodo di variazione dell’invio delle bollette”. Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, sintetizzando una relazione di Umbracque, ha spiegato che “l’utilizzo di fonti di approvvigionamento è sottoposto a preventivo benestare della ASL. Nel centro storico e zona Nord le fonti derivano da Piosina e dalla Centrale di trattamento del capoluogo con filtrazione su letti di sabbia e disinfezione a ipoclorito di sodio. Nella zona sud dall’impianto di potabilizzazione di Montedoglio; nella zona di Badiali il pozzo è a Cerbara con sorgenti di Rogni e l’acqua è sottoposta a ipoclorito di sodio. I controlli di Umbracque sono periodici e pubblicati nel sito lacquachebevo.it, dove sono presenti anche una serie di altre informazioni. Per Badiali i controlli sono fatti sulla fontanella di acqua pubblica e i valori medi di durezza riscontrati sono di 37 gradi francesi, inferiori di molto dal massimo consentito dalla legge. Sulle bollette la quota fissa è stabilita dall’Auri sulla base di quanto disposto dall’Autorità nazionale. Il gestore applica le tariffe deliberate e la quota fissa è stabilita dall’Auri annualmente su base trimestrale. L’importa viene diviso per 365 e applicato su questa base. Non vi sono dunque entrate né costi maggiorati. Dal 2008 l’invio delle bollette è stato modulato a seconda se si tratti di grandi consumatori, una volta al mese, medi, una volta ogni due mesi, o piccoli, una volta ogni quattro mesi con piccoli aggiustamenti a seconda dei metri cubi, come disposto nel 2015 dall’Autorità”.
 

 


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