17.04.2024
“L’emozione è stata reale, così come la capacità artistica dei ragazzi che hanno rappresentato su un palco l’importanza del lavoro per il sostentamento ma soprattutto per vivere una vita dignitosa, visibile. Forse è eccessivo sostenere che fuori dal processo produttivo un uomo non esiste, ma certo avere un lavoro, aiuta a trovare un posto nel mondo. Oggi questo posto esiste anche per i ragazzi con disabilità grazie alla collaborazione tra istituzioni e famiglie per rendere la città a misura di tutti i cittadini”: con queste parole il vicesindaco Michele Bettarelli e l’assessore alle Politiche sociali Andreina Ciubini commentano il grande successo ottenuto dallo spettacolo “Lavoro è vita” messo in scena al Teatro degli Illuminati dalla compagnia “Elisa di Rivombrosa”, composta esclusivamente da ragazzi down, non nuova ad esperienze teatrali in stretto sodalizio con la Fonte Maggiori di Perugia. Diretti da Giampiero Frondini, gli attori hanno dato un bel saggio del proprio talento e offerto un’occasione per parlare di lavoro e del lavoro che non c’è, nonostante anche la Costituzione lo riconosca un diritto” sottolineano i due amministratori, ricordando come “sul fronte dell’autonomia, economica e di vita, Città di Castello ha compiuto dei passi avanti significativi, sfidando luoghi comuni e credendo nei ragazzi. Il laboratorio abitativo Questa è casa mia in un appartamento della Casa Verde concesso dal Comune sta crescendo con i giovani disabili e con la loro autonomia nel quotidiano, Tutti per uno, uno per tutti ha già inserito nelle scuole primarie del Primo e Secondo Circolo e dell’Istituto comprensivo A. Burri, sei disabili come collaboratori, altri tre sono stati coinvolti in un percorso specifico della Regione Umbria riservato ai giovani diplomati . Per non parlare dell’iniziativa con più attinenza al tema su cui i ragazzi della Compagnia di Rivombrosa ci hanno spinto a riflettere, il Sal, Servizio di Accompagnamento al lavoro nel quale hanno orbitato dal 2005 quasi cento disabili. Negli ultimi tempi i numeri del Sal sono molto positivi, al netto della crisi economica ancora in atto: 5 giovani sono stati assunti a tempo determinato, sei con il tirocinio Garanzia Giovani, sette hanno ottenuto la qualifica professionale”. “Non dobbiamo considerare tali risultati il frutto di politiche sociali ma di promozione civile della nostra comunità, resa possibile grazie alle associazioni di volontariato, in primi l’associazione Persone Down, e Cofad, dalla cooperative impegnate nel sociale e dalle famiglie che sono il primo motore nella crescita serena e progressiva dei ragazzi”.
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