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CONSIGLIO COMUNALE: RESPINTA LA COMMISSIONE SPECIALE SU SOGEPU. SE NE OCCUPERANNO GLI ORGANISMI GIA' COSTITUITI
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01.08.2016 -

 

 

Respinta la mozione di Castello Cambia sull’istituzione dii una commissione di inchiesta su Sogepu. Nel corso del dibattito il testo originario è stato emendato ma in fase di pronunciamento il consiglio comunale ha bocciato con il voto contrario della maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra per Castello, astenuto Mirko Pescari) e il voto favorevole delle minoranze (Castello Cambia, Tiferno Insieme, Lega Nord, Movimento Cinque Stelle, Fratelli d’Italia e Forza Italia) la proposta presentata da Vincenzo Bucci, consigliere comunale di Castello Cambia: “Gli strumenti ordinari a disposizione dei consiglieri non sono sufficienti; è necessario istituire una commissione di inchiesta che verifichi e esprima un giudizio di merito su: governance della società per renderla trasparente e funzionale, diminuendo i costi e aumentando la qualità del servizio. All’oggi, il costo pro capite del servizio è uno dei più alti d’Italia, in presenza della discarica di Belladanza, al cui ampliamento siamo contrari per l’impatto ambientale che provoca sul territorio”. Bucci ha parlato di 37000 tonnellate di rifiuti che torneranno a Città di Castello, di un costo di 20milioni di euro di cui 17milioni a carico degli utenti. “Una seconda valutazione attiene all’autorizzazione rilasciata dall’Arpa regionale, che è subordinata ai risultati delle analisi da effettuare durante la costruzione dei 500 pali di fondamenta sopra il vecchio sito perché potrebbe provocare perdite e un’inquinamento delle falde. Arpa ha già riscontrato sul posto la presenza di cloruro di vinile monomero, il primo cancerogeno riconosciuto”. Castello Cambia ha chiesto anche l’interruzione del conferimento di rifiuti speciali per 12mila tonnellate annue, il migliore utilizzo di risorse ingenti e pubbliche, una maggiore trasparenza della contabilità e degli incarichi. Sulla base di queste valutazioni, la proposta è di evitare il bando di gara a favore di una gestione in house, puntare all’obiettivo rifiuti-zero, verificare accordi e collaborazione con società al centro di inchieste giudiziarie. Infine nella mozione è contenuto un invito al sindaco perché accerti “le notizie di stampa che hanno turbato la campagna elettorale e nel caso abbiamo fondamento si costituisca, come Amministrazione comunale, in quanto parte lesa”.

“Tutti i consiglieri condividono la richiesta di trasparenza ma una commissione di inchiesta è sproporzionata perché tutta la documentazione è facilmente reperibile nel sito istituzionali e alla Camera di Commercio” ha detto la consigliere del Psi Ursula Masciarri “in secondo luogo Sogepu ha data la massima disponibilità a fornire tutte le informazioni al consiglio. La società è sottoposta ai revisori e agli altri enti controllori. Infine dal 2013 Sogepu ha avviato la certificazione della qualità ambientale, dell’anticorruzione secondo la Legge Severino, del controllo e della gestione. Rispetto alle notizie relative al periodo elettorale, queste sono competenza della magistratura e non delle commissioni di inchiesta del consiglio comunale. Faccio riferimento ad un dato molto esemplificativo della buona gestione di Sogepu: la riduzione dell’otto per cento della Tari. Un risultato che non osserviamo in nessun altro servizio industriale e che non è scontato. Infine, ma questa è una nota marginale, la modalità con cui viene proposta la commissione di inchiesta, prevista dall’articolo 33 del regolamento del Consiglio non è corretta”. Il testo in vigore prevede che l’istituzione di un tale organismo, con tema e durata definiti, possa essere avanzata dal sindaco, dal presidente del consiglio comunale o da un quinto dei consiglieri.  Precisazioni ribadite dal capogruppo del Pd Gaetano Zucchini, che, ha invitato a utilizzare le commissioni già esistenti, anche sulla base della grande disponibilità di Sogepu verso il consiglio, che si è preso la responsabilità ed ha verificato più volte se la gestione dei rifiuti potesse essere pericolosa per i cittadini” ha concluso Zucchini, replicando a Bucci, che aveva parlato di “silenzio assordante” della politica su questi temi.

“La Sogepu di cui parla Bucci era la Cenerentola di venti anni fa” ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta “Quella Sogepu non esiste più. Oggi la realtà è cambiata: dal punto di vista economico non è più l’anello debole. Ha un attivo in bilancio di 186mila, ha diminuito le tariffe dell’otto per cento con previsione di ulteriori tagli, eroga servizi qualitativamente molto alti. Gettare fango sulla Sogepu nel corso di una gara è invece molto grave e configura teoricamente una turbativa d’asta”. “Dal punto di vista ambientale” ha aggiunto il sindaco “il cloruro riguarda una vecchia discarica a cui l’Amministrazione risulta estranea; dal 2009 quando è emersa la presenza di questo elemento, ci sono stati e ci sono, come è doveroso, controlli completi e periodici; rispetto alla gara, chi vincerà avrà l’obbligo di procedere alla bonifica del sito. Sui fatti relativi alla campagna elettorale, l’inchiesta già c’è perché i diretti interessati hanno presentato querela. Mi auguro che non venga invocata da parte di chi ha sollevato la questione in Parlamento, essendo membro di quell’assise, l’immunità”. Nella dichiarazione di voto “Una commissione d’inchiesta è fuori misura“ ha detto Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, presidente nella precedente legislatura della commissione Servizi: “A meno di un complotto di tutti gli enti preposti al controllo, non ci sono elementi critici. Su come gestisca le risorse, anch’io ho spesso di eccepire”. Mandare Sogepu all’esame della Commissione di Garanzia e Controllo è stata la proposta di Riccardo Augusto Marchetti, capogruppo della Lega Nord, sposata dalle minoranze in fase di voto; mentre la maggioranza si è espressa favorevolmente sull’esame in commissione ordinaria.

A margine del voto Nicola Morini, capogruppo Tiferno, ha parlato di “nervosismo della Giunta su Sogepu. Minacciare la turbativa d’asta, la denuncia per post sui social network, è un’intimidazione per evitare che si parli dell’argomento.  A questo proposito Andrea Lignani Marchesani ha annunciato un documento sulla gara: “E’ scaduta il 30 agosto dell’anno scorso non può rimanere un tabù”. 

 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
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