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Notizie dal Comune

TUBERCOLOSI: "ALL'OGGI NESSUN CASO CONFERMATO"
Cooperazione
27.10.2016 -

 

Chiarezza su due nuovi presunti casi di tubercolosi che sarebbero stati riscontrati all’ospedale di Città di Castello è stata chiesta con un’interrogazione dal gruppo della Lega Nord e durante l’ultima riunione del consiglio comunale, il capogruppo della Lega Riccardo Augusto Marchetti ha specificato come “riguarderebbero immigrati stranieri di una casa in un quartiere popoloso. Un caso sembra sia stato immediatamente sottoposto ad accertamenti clinici e messo in isolamento con prima diagnosi di versamento pleurico”. Nel precisare come siano in corso gli esami clinici del caso, Marchetti e Mancini sostengono che “dalla prima diagnosi, sembra molto probabile, si tratti, in entrambi i casi, di tubercolosi” chiedendo “se sussistano valutazioni di rischio del contagio sui soggetti aventi contatti stretti, come coinquilini e vicini di casa” e “se l’amministrazione intende attivare per arginare un ipotetico contagio della popolazione e di tutti gli operatori sanitari che hanno avuto contatti con i pazienti”. Per la Lega è opportuno anche verificare la regolarità dell’azione delle cooperative che gestiscono gli immigrati eventualmente coinvolte, con particolare riferimento alla “documentazione relativa alle vaccinazioni obbligatorie del Paese di provenienza e all’adozione delle misure di profilassi previste”. “Dobbiamo aspettare i risultati” ha risposto il sindaco Luciano Bacchetta, dopo aver letto la relazione della Asl 1, “uno dei casi è una signora maghrebina da anni a Città di Castello. L’altro caso deve avere un controllo accurato non tanto perché la tubercolosi non è ancora confermata ma perché, se fosse confermato, c’è il rischio di contagio. Però casi di tubercolosi a carico della popolazione nazionale ci sono stati, non è patrimonio esclusivo dei rifugiati. Si rende sempre più necessario instaurare un canale di dialogo con le associazioni che lavorano nella loro accoglienza. Al momento non esistono casi di tubercolosi tra i migranti, l’unico era un tifernate”. “Gli italiani prendono la tubercolosi all’estero” ha replicato Marchetti “I ragazzi migranti che sono andati a trovare il loro connazionale all’ospedale sembra che non abbiamo voluto indossare i presidi di sicurezza né adottare misure di sicurezza. Le relazione della Asl 1 è deficitaria e lei è l’autorità sanitaria più alta in grado. Se c’è un rischio, lo vogliamo sapere”. “La relazione è esaustiva. Un paziente sospetto è stato trasferito a Perugia ma all’oggi non ci sono casi confermati. Sulla necessità di controlli sono d’accordo” ha concluso il sindaco.

 

 

 

 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
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