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Notizie dal Comune

GIORNATA DELLA MEMORIA: TRIBUTO ALL'ULIVO DI DON SCHIVO
News
27.01.2017 -


“L’ulivo di mons. Schivo è cresciuto. Auspico che anche l’insegnamento di questo sacerdote continui a dare frutti tra i giovani, perché la Shoah ci ammonisce sulle tragedie umane del passato ma ci invita a non rimanere indifferenti davanti a quelle del presente” ha detto il presidente del consiglio comunale di Città di Castello Vincenzo Tofanelli durante la cerimonia in ricordo di mons. Beniamino Schivo, giusto tra le nazioni, scomparso nel 2012, presso l’ulivo piantato in suo onore dalla Comunità ebraica di Roma lungo i giardini del Frontone. Questo il modo scelto dal Consiglio comunale, presente con i consiglieri Luigi Bartolini, Vincenzo Bucci, Roberto Colombo, Luciano Tavernelli, nella Giornata della Memoria per invitare la cittadinanza a non dimenticare :“il male si può riconoscere e scegliere di non compierlo” come nel caso di mons. Schivo, che durante a persecuzione nazista, nascose la famiglia Korn a rischio della sua vita e di quella di alcuni tifernati che come lui divennero eroi senza volerlo e senza sapere di esserlo” ha aggiunto Tofanelli. “Fu il loro senso morale a guidarli verso il bene” ha detto mons. Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, leggendo alcuni passi della biografia di Valerio Sanbugaro. La storia di mons. Schivo è stata raccontata in un libro anche da Ursula Korn, che, allora bambina, scampò insieme alla sua famiglia dalla deportazione grazie all’aiuto di alcuni tifernati benemeriti. Secondo il racconto di chi visse in prima persona quei giorni drammatici, nel 1945 mons. Schivo e il vescovo di allora, Filippo Maria Cipriani, aiutarono i Korn prima ad evadere di prigione e quindi a sfuggire ai tedeschi, nascondendoli in seminario e in convento. Salvarli fu possibile perché alcuni tifernati li sostennero: tra questi Ursula Korn cita Giuseppe Bucci, portiere del Seminario vescovile e padre dell’attuale consigliere comunale, che due volte al giorno portava il cibo ai clandestini, nascondendolo nel cappotto. “In realtà mons. Schivo fu un uomo a tutto tondo e la grande umanità è una caratteristica che troviamo in ogni attività della sua vita, da quella didattica a quella sacerdotale” ha continuato il vescovo. Presente per Comune l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini: “Ho conosciuto personalmente don Schivo e so che sarebbe molto contento di questo ulivo, in memoria di un atto che, con la lente della storia, appare eroico ma che fu soprattutto umano. Come Amministrazione per il Giorno della Memoria abbiamo posto all’attenzione della comunità iniziative differenziate, che hanno coinvolto a teatro le scuole e stasera, venerdì 27 gennaio alle 21.00, i tifernati con spettacoli pensati sui temi della shoah e delle persecuzioni razziali. Siamo qui, insieme alla presidenza del consiglio comunale, che rappresenta la comunità, perché avere tra i nostri concittadini un giusto tra le nazioni è un onore di cui andare fieri e al quale ispirarsi per la nostra azione quotidiana”. Beniamino Schivo è anche medaglia d’oro al valor civile, riconoscimento che gli fu conferito dal 2008 dal presidente della Repubblica Napolitano.
(Allegate foto)

 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
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