Con una interrogazione i consiglieri di Tiferno Insieme Nicola Morini e Luigina Flamini chiedono di sapere quali iniziative intenda assumere l'amministrazione comunale per far cessare l’applicazione del pagamento del sovrapprezzo presso lo sportello Cup della Usl 1 Umbria per gli importi relativi alle prestazioni sanitarie corrisposti con carte di credito, Poste Pay e tessere Banco Posta. “L’Usl 1 Umbria sembra infatti non ottemperare ai doveri normativi previsti”, segnalano gli esponenti della minoranza consiliare, evidenziando che “presso lo sportello Cup sito nel plesso ospedaliero di Città di Castello risulta essere affissa una comunicazione della Direzione della Usl 1 Umbria inerente un sovrapprezzo per coloro che effettuano il pagamento con strumenti quali carte di credito, Poste Pay e Banco Posta appartenenti a vari circuiti, che viene definito dalla stessa Direzione come ‘commissione’ e risulta pari al 2 per cento dell'importo transato”. Con l’interrogazione Morini e Flamini chiedono conto del fatto che l’azienda sanitaria si stia muovendo in difformità da quanto stabilito dall'art. 3 comma 4 del decreto legislativo 11/2010, che vieta certe pratiche. “Il beneficiario non può applicare spese al pagatore per l’utilizzo di un determinato strumento di pagamento“, puntualizzano i consiglieri di minoranza nel citare la normativa, aggiungendo che “l'autorità Antitrust italiana si è più volte espressa in vari ambiti sanzionando questa pratica illegittima”.