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CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI CARLA DE CESARE. NEL 2011 DONO' AL COMUNE I 10MILA VOLUMI DELLA BIBLIOTECA DI FAMIGLIA
News
10.03.2017 -



Se ne è andata nella notte tra l’otto e il nove marzo a Spoleto Carla De Cesare, figlia di Antonio, giornalista e podestà di Città di Castello, nipote dell'illustre storico e uomo politico pugliese Raffaele, che sul finire del XIX secolo fece di Città di Castello la sua residenza estiva. Nel 2011 aveva donato al Comune la biblioteca di famiglia, conservata da tre generazioni nella villa a Belvedere: circa 10mila volumi, gran parte dei quali già inventariato. Per questo gesto di liberalità e per il legame dei De Cesare alla vita cittadina, il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore alla Cultura Michele Bettarelli esprimono cordoglio “per la perdita di una dei molti cittadini d’elezione che abbiamo il pregio di annoverare tra i tifernati. Carla e il fratello Raffaele sono stati i discendenti di un casato, che dalla Puglia giunse in Umbria sulla scia di fatti più grandi dei singoli destini ma che rimase per libera scelta e fece di Città di Castello una patria adottiva, contribuendo al suo progresso e spendendosi per difendere i suoi interessi. Anche se può sembrare avulso dalla realtà odierna, in questa occasione ci piace ricordare, come segno dell’indole della famiglia De Cesare, la battaglia, frontale anche se perduta, che a suo tempo, negli anni Trenta del secolo scorso, Antonio ingaggiò con Sovrintendenze e Ministeri per avere indietro dall’Accademia di Brera lo Sposalizio della Vergine, un capolavoro dell’arte, ma, prima ancora, un simbolo dell’identità cittadina. La famiglia De Cesare è stata una di noi nello spirito combattivo e fiero della propria terra che ogni tifernate dovrebbe coltivare”.  (Allegata foto firma)
 

 


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