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Notizie dal Comune

VERSO UN REGOLAMENTO PER L'ARREDO URBANO: UNANIMITA' PER L'ORDINE DEL GIORNO DEL PSI
Cooperazione
28.03.2017 -

 

 

 

 

 

 

 

Il comune di Città di Castello dovrà dotarsi presto di un regolamento per l’arredo urbano: gli uffici sono già al lavoro e in più lo chiede un ordine del giorno del Psi, appoggiato all’unanimità dalle altre forze in consiglio comunale. “Ad oggi - ha detto Luigi Bartolini, consigliere del Psi, illustrando il documento - manca un regolamento che detti linee procedurali e requisiti tecnici ed estetici per la richieste da parte del privato. Con un regolamento le concessioni sarebbero rilasciate subordinatamente alla preventiva verifica della compatibilità con le esigenze di salvaguardia del paesaggio e dei beni monumentali, di tutela e decoro ambientale, di protezione della sicurezza ed incolumità pubblica e, più in generale,di rispetto dell'interesse pubblico preminente.” Chiedendo il coinvolgimento di categorie, operatori commerciali e consiglio comunale con un approfondimento anche in commissione, l’ordine del giorno impegna sindaco e giunta “ad attivarsi per redigere quanto prima il regolamento. La disciplina degli interventi di arredo urbano è doverosa nei confronti di tutta la collettività, merita criteri di omogeneità e puntualità”. “Non è una misura contro i commercianti - ha puntualizzato Bartolini - ma un sostegno alla promozione dell’ambiente dove operano perché sia più attrattivo e generi maggior reddito”. L’assessore all’urbanistica Rossella Cestini ha anticipato che “una bozza già esiste, faremo passaggi interni al comune, con l’Assessorato al Turismo e Commercio, il consiglio comunale che ha l’ultima parola, le categorie e il neonato consorzio del centro storico. Sono state semplificate le procedure per piccoli interventi nelle zone vincolante, che rimarrebbero in capo agli organismi autorizzativi del comune. Il regolamento terrà conto di tutto, dall’arredo fino ad arrivare alle richieste più complesse di occupazione di suolo pubblico”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, e Riccardo Augusto Marchetti si sono espressi favorevolmente sul documento proponendo un passaggio in commissione, ipotesi che il Psi, attraverso il consigliere Benedetta Calagreti, si è detto disponibile. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha chiesto di semplificare il testo, estrapolando uno schema di zonizzazione, avanzato dal Psi. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha ricordato le circostanze che hanno portato all’autorizzazione dei primi gazebo, - installazioni su cui molti durante la discussione hanno avanzato rilievi critici -, citando il caso virtuoso di Spoleto, che con un regolamento li ha banditi. Per Giovanni Procelli, capogruppo Gruppo Misto La Sinistra, è “una giungla totale, dato che ci sono pronunciamenti non omogenei Soprintendenza. Le strutture devono essere removibili, temporanee”. Ursula Masciarri, consigliere del Psi, ha dichiarato la disponibilità ad emendare il testo nel senso indicato (commissione e no zonizzazione). Il sindaco Luciano Bacchetta  ha sottolineato l’importanza, in vista del regolamento, “di un confronto con la Soprintendenza e di andare ad uniformità nelle autorizzazioni, che è colpa di una legge mal fatta. La politica non c’entra niente sulla disparità che si è creata”. L’accento sulla diversità di trattamento, autorizzazioni permanenti o temporanee, è stata rimarcata in vari interventi (sindaco,Morini, Procelli) perché nella fattispecie del centro storico tifernate questo doppio regime esiste a causa di un silenzio-assenso della Soprintendenza. Superarlo sarà uno dei compiti del regolamento.

 

 

 


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