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Notizie dal Comune

DIAMO ALL'ANAS LA MANUTENZIONE DI STRADE PROVINCIALI E REGIONALI: APPROVATA MOZIONE DI PD, PSI, LA SINISTRA
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13.07.2017 -






Affidiamo le strade provinciali e regionali all’Anas: è questa la soluzione alle progressive difficoltà di manutenzione della viabilità locali per la maggioranza del comune di Città di Castello, formata dai gruppi del Pd, Psi e La Sinistra. Presentata da Ursula Masciarri, consigliere del Psi, la proposta, approvata dalla maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra) e l’astensione di Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Tiferno Insieme e Castello Cambia, nasce dall’osservazione che le strade provinciali e regionali sono circa l’80 per cento di tutta la viabilità comunale, 110 chilometri di cui 77 provinciali. “Alcuni interventi sono stati fatti ma le risorse della Provincia non sono sufficienti. Complessivamente l’evidenza delle infrastrutture stradali mostrano danneggiamenti ed usura del manto anche con interruzioni dello stesso e la formazione di buche, la presenza di danneggiamenti dei guard-rail, una segnaletica rovinata o carente. Tale degrado si ripercuote fortemente sulla fruibilità della rete stradale stessa, determinando evidenti ripercussioni per chi ne usufruisce (pendolari, trasporto merci, mobilità turistica e conseguente danno di immagine) ma soprattutto non garantendo un minimo livello di sicurezza” dicono le delegazioni in consiglio di Pd, Psi, La Sinistra, ricordando come di tale stato il consiglio si sia occupato più volte, per constatare “la carenza di risorse economiche a disposizione delle Provincie e quindi l’incapacità delle stesse di investire in progetti di necessaria e adeguata manutenzioni stradale”. In questa condizione generale la richiesta inoltrata dalla Regione Umbria ai soggetti preposti è finalizzata “come accaduto ad esempio ad Apecchio, ad affidare quanto prima le strade provinciali e regionali ad Anas per la gestione”.
“La prima considerazione è di natura economica” ha detto Marco Gasperi, capogruppo del Movimento 5 stelle “andare a vedere dove sono andati i soldi per le strade. Tecnicamente: l’Anas ha una parte pubblica e privata. Dove trarrà il profitto? Propongo un emendamento: analizziamo prima i costi per chi riceve questo pacchetto viario per escludere ricarichi sull’Amministrazione comunale”. “D’accordo con la maggioranza” si è detto l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi: “La Provincia vive di finanza derivata e dopo il referendum non ha ancora avuto una riconfigurazione complessiva. Bene i lavori sulla 105 ma non soddisfano le esigenze. Passare all’Anas non ha oneri per il comune e si tratterebbe di un ritorno in molti casi. Propongo una commissione con Regione, Provincia, Anas per individuare il percorso. Per il criterio di collegamento interregionale c’è l’appiglio normativo per la competenza dell’Anas”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha annunciato di non partecipare al voto: “Non si fa autocritica verso i vostri referenti politici in Provincia. Lo stato comatoso delle strade non dipende da un corto circuito giuridico. Non c’era una lira neanche ai tempi del presidente Marco Guasticchi quando arrivava a Città di Castello con un codazzo borbonico ma senza dare nessun contributo in denaro”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto che “la proposta è una contraddizione in termini. L’Anas non può accettarla. Hanno sciolto Province e comunità montane senza sapere come sostituirle. Il problema è sopratutto sulle strade provinciali. Mi asterrò sul documento, appoggio la commissione di Secondi. Così è un libro dei sogni”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Pd, ha replicato “non è responsabilità del sindaco la abolizione delle Province e le riforme istituzionali. I termini della questione sono lo stato pietose delle strade e come ottenere finanziamenti per manutenerle. La Regione ha trasferito 9 milioni alle Province e sta lavorando per il passaggio delle strade all’Anas, perché è l’unica struttura che ha progettualità, mezzi, fondi e trasferimenti”. Riccardo Augusto Marchetti, capogruppo della Lega, ha definito la proposta “una toppa. Le regioni non hanno al loro interno le competenze delle Province, che dovevano rimanere dove erano”. “Le nostre strade sono delle mulattiere” ha detto Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, “sono d’accordo con la commissione ma verifichiamo se in Regione ci sono aperture, dato che l’Anas non può tirarsi indietro in tale caso”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, avrebbe fatto le cose al contrario: “Prima la commissione e poi la mozione. Non risulta un automatismo tra la richiesta della Regione e l’assunzione dell’Anas, che mi risulta, anch’essa, in difficoltà. In questo modo sembra un input della Regione che il Consiglio si limita a recepire. Voi avete vicinanza politica con l’assessore Giovanni Chianella ma io no e pragmaticamente non ritengo possa avere margini di successo”. “Chiediamo un mandato politico” ha precisato Secondi “in altre realtà questa evenienza è già accaduta. Altrimenti sembra che Città di Castello non si faccia sentire. Le polemiche sulla Provincia sono retoriche. Se un dibattito c’è, è bene inserirsi”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha concluso il dibattito ricordando che “la problematica è estesa a tutto il territorio nazionale. Vogliamo migliorare la manutenzione e riclassificare la viabilità è la prima condizione. Dobbiamo chiedere questo trasferimento al più presto”.

 

 


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