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Notizie dal Comune

QUESTION TIME IN CONSIGLIO COMUNALE. "LA TORRE CIVICA E' STABILE E HA DIMINUITO LA PROPRIA VULNERABILITÀ". SECONDI RISPONDE ALL'INTERPELLANZA DI MORINI (TIFERNO INSIEME)
Comune Palazzo
04.10.2017 -

 

“Gli ultimi monitoraggi eseguiti permettono di definire la torre civica ‘ferma’ e quindi in buona salute, perché i lavori di messa in sicurezza del monumento ne hanno diminuito la vulnerabilità agli eventi sismici, al punto che dopo i fenomeni tellurici del 2016, ben avvertiti dalla popolazione, il manufatto non ha subito apprezzabili incrementi del fuori piombo”. Lo ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi intervenendo nel dibattito sull’interpellanza presentata dal capogruppo di Tiferno Insieme Nicola Morini, che chiedeva di conoscere “lo stato di salute del monumento e se la sua vulnerabilità sismica sia oggi maggiore o minore rispetto alla situazione precedente i lavori di consolidamento e messa in sicurezza effettuati sul monumento, anche alla luce del fatto che il manufatto è costantemente monitorato da strumenti tecnologici”. Con il documento il rappresentante della minoranza ha chiesto anche di sapere “se dopo i lavori effettuati a partire dal 2007 la torre abbia o meno implementato la propria pendenza” e ha chiesto conto delle motivazioni tecniche che hanno giustificato il secondo intervento di 100 mila euro, più  500.000 euro, posteriore al marzo 2007, “che di fatto raddoppiarono la spesa per i lavori precedenti da oltre 600 mila euro che avrebbero dovuto dare stabilità alla torre”, e l’intero importo degli investimenti sostenuti sul monumento. “Spero si possa dire una parola chiara su una pagina oscura di vita politico-amministrativa del Comune”, ha affermato Morini, che ha chiesto la convocazione della commissione Assetto del Territorio per fare piena luce sulla vicenda. L’esponente della minoranza ha evidenziato come si aggiri attorno a un milione e trecento mila euro l’ammontare complessivo dell’investimento sostenuto dall’amministrazione comunale e ha  richiamato la circostanza del distacco dal palazzo vescovile effettuato nel 2007 “che – ha detto - ha determinato un grave peggioramento della stabilità della torre, comportando il raddoppio dei costi che erano stati inizialmente previsti con l’obiettivo di migliorare la staticità strutturale del manufatto,  soprattutto in caso di eventi sismici”. “La torre civica è monitorata in tempo reale in collaborazione con l’Università di Perugia, perché le soluzioni ingegneristiche innovative adottate dall’ingegner Giuseppe Tosti sono oggetto di scuola”, ha puntualizzato Secondi, che ha dato piena disponibilità alla convocazione della commissione Assetto del Territorio con l’eventuale partecipazione dello stesso esperto. “L’intervento che è stato effettuato ha permesso di dare una risposta molto positiva alla complessa situazione del manufatto, dovuta soprattutto all’insufficienza delle fondamenta rispetto all’altezza della struttura”, ha chiarito Secondi, che ha spiegato come i cedimenti fondali evidenziatisi nel 2007, che hanno determinato un incremento progressivo del fuori piombo già in atto, siano stati affrontati con lavori di miglioramento sismico che hanno consentito un ampliamento del piano fondale mediante realizzazione di una platea di fondazione intestata su micropali e posta in adiacenza sui lati liberi della torre.  L’assessore ha quindi fornito il quadro delle spese: dal primo lotto funzionale da 330 mila euro per il consolidamento e la ristrutturazione (con la realizzazione di collegamenti orizzontali e di miglioramento sismico, la predisposizione dei tiranti, la realizzazione del giunto torre-vescovado, la realizzazione del dado di fondazione e delle  finiture esterne) ai 45 mila euro per il completamento delle finiture esterne, fino al secondo lotto funzionale da 360 mila euro (per la realizzazione di tiranti in trefoli nel terreno all’interno del dado di fondazione realizzato nel primo lotto), cui sono seguiti l’intervento da 500 mila euro di miglioramento sismico in fondazione (per l’ampliamento del piano fondale mediante realizzazione di una platea di fondazione intestata su micropali e posta in adiacenza sui lati liberi della torre) e l’investimento di 100 mila euro per i lavori riguardanti le finiture esterne funzionali a rendere fruibile la torre al pubblico, che sono prossimi all’appalto. “Le fondamenta costruite intorno a torre hanno dato una stabilità che prima il manufatto non aveva”, ha ribadito il capogruppo del Psi Vittorio Morani, che ha sottolineato come “la spesa totale sostenuta per il monumento, che ha avuto l’unico obiettivo di mantenerlo in piedi per tanti secoli, rappresenti un dato relativo rispetto al patrimonio che rappresenta per l’intera collettività”. A parlare di un intervento che in prima battuta è stato inappropriato “per via di scelte tecniche sbagliate” è stato il capogruppo di Castello Cambia Vincenzo Bucci, che ha sottolineato i meriti dell’ingegner Tosti “per aver individuato la soluzione che ha salvato la torre, a fronte comunque di un costo di ristrutturazione finale raddoppiato” e ha chiesto di conoscere il dato relativo all’attuale pendenza della torre, “che – ha detto - è fondamentale sapere”. Una istanza, quest’ultima, avanzata in sede di replica anche dal consigliere Morini, che, nel manifestare comunque soddisfazione per il fatto che la torre abbia diminuito la propria vulnerabilità, ha detto: “si è fatto bene a intervenire e spendere il necessario per non far cadere torre”. “Il problema è capire se ci siano stati eventuali errori di progettazione e di esecuzione dei lavori prima dell’intervento dell’ingegner Tosti, che ha recuperato una situazione assai compromessa”, ha puntualizzato Morini nel rilevare come “la pendenza del monumento, che è fondamentale conoscere perché determina una maggiore pericolosità del manufatto in caso di evento sismico, sia aumentata da più di 50 a più di 80 centimetri”. “C’è stato un problema che qualcuno ha provocato?”, ha chiesto Morini nel preannunciare l’intenzione di  rivolgersi alla Corte dei Conti per verificare l’eventualità di un danno erariale nel caso in cui gli accertamenti richiesti non saranno soddisfatti. “Nessuno vuol nascondere niente”, ha replicato l’assessore Secondi nel ribadire che “l’intervento effettuato, anche con un incremento dei costi, ha avuto esito positivo” e nel confermare la disponibilità a fornire tutti i chiarimenti richiesti sull’operato dei tecnici. “La soluzione iniziale poteva essere non sufficiente, ma non sbagliata”, ha osservato Secondi, che ha preso l’impegno di comunicare il dato sull’attuale pendenza della torre, precisando comunque che “andrà valutato alla luce delle condizioni modificate delle torre determinate dall’allargamento della base fondale che ha aumentato la sicurezza della stessa torre”.

 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
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