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Notizie dal Comune

PROPOSTA L'INTITOLAZIONE DELLA SCUOLA DI LERCHI AD ANGELO ZAMPINI: A CITTA' DI CASTELLO GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA DUE GIORNI PER L'EROE DI FARLA, MEDAGLIA D'ONORE INTERFORZE
Cooperazione
27.11.2017 -



Potrebbe essere intitolata ad Angelo Zampini la scuola di Lerchi, che sarà inaugurata a breve dopo i lavori di ristrutturazione: la proposta è stata ufficializzata dagli stessi bambini durante la cerimonia di commemorazione del sergente tifernate che si è svolta sabato 25 novembre nella Sala del Consiglio comunale. “Questo è stato uno dei molti momenti toccanti e partecipatissimi delle iniziative che Città di Castello ha dedicato all’eroe, finalmente, dopo cento anni, con una medaglia che ricorda il suo sacrificio per la patria e per gli abitanti di Farla, che Zampini considerava fratelli, nonostante l’Italia unita fosse una realtà ancora molto giovane nel 1917” dichiara il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Tofanelli, a margine della due giorni, a cui era presente anche una folta delegazione di Majano, comune dove si trova la località di Farla, teatro del gesto eroico e disperato del militare. “Lo preferivo senza medaglia” ha detto, tra la commozione generale Giuseppenicola Tota, caporeparto dello Stato maggiore dell’Esercito, che molto si è speso perché l’onorificenza fosse concessa, spendendosi perché la domanda fosse accolto presso il Ministero. In sala anche il colonnello Maurizio Napoletano, comandate militare dell’Esercito “Umbria”. “Zampini l’onore l’ha sempre avuto nel ricordo della gente della piccola frazione che ha salvato e della terra da cui partì per andare al fronte. Due città che non l’hanno dimenticato, tenendo vivo il suo ricordo e lottando perché questo esempio di valore avesse un riconoscimento”. Anche l’onorevole Walter Verini è intervenuto alla manifestazione nel Consiglio comunale, dove la foto di Zampini, proiettata sulla torre civica e visibile dall’interno, ha reso ancora più suggestive le parole dei piccoli studenti della scuola di Lerchi, che per l’occasione indossavano una maglia con le parole incise sulla lapide affissa nel luogo del martirio: “Non mi arrenderò mai! Viva la patria!”. La docente Roberta Orsini ha spiegato il percorso compiuto perché quella storia consumata in Friuli potesse continuare a parlare anche oggi a coloro che saranno i futuri cittadini: “Il senso della commemorazione non risiede in un omaggio postumo di cui l’eroismo di Zampini ha non bisogno ma nell’esempio ancora attuale che rappresenta. Di questo sergente tramandiamo i valori, il senso alto della Nazione e il legame di fratellanza con i propri connazionali, in un momento in cui sembra che le patrie si dissolvano, travolte dalla globalizzazione” aggiunge Tofanelli, che ringrazia i consiglieri comunali presenti - Gaetano Zucchini, Massimo Massetti, Giovanni Procelli e Luciano Tavernelli - “dato che insieme alle commemorazioni, Città di Castello ha rinsaldato il legame di gemellaggio con Majano, il primo, autorizzato dal Consiglio comunale, dopo la modifica dello statuto”. Durante l’iniziativa sono intervenuti anche i rappresentanti delle pro-loco di Farla e di Lerchi, che ha contribuito fattivamente all’organizzazione, e i due autori del libro “Io resto”, Claudio Zanier e Claudio Zanier e Paolo Strazzolini, che rappresenta al ricostruzione più completa ed esaustiva della cornice storica, militare e biografica in cui si colloca la vicenda di Zampini. Dopo le parole dell’erede Gabrio Palazzoli, in occasione della donazione in custodia della medaglia al Comune, anche Bruna Spapperi, ex consigliere comunale, ha espresso la gratitudine della famiglia per non aver “perduto il ricordo. Ora Angelo Zampini non è solo un nostro congiunto ma appartiene a tutti”. Nella giornata di domenica 26 novembre la commemorazione si è spostata a Lerchi. Dopo la elebrazione religiosa in ricordo, autorità e cittadini hanno raggiunto in corteo, aperto dalla Filarmonica Puccini e dalla bandiera, sostenuta dai bambini, la casa natale di Angelo Zampini, in via dell’Eroe, per la deposizione della corona.  (Allegate foto)
 

 


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