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Notizie dal Comune

SERVIZI PER L'INFANZIA: PRIMI RICONOSCIMENTI PER IL POLO 0-6 DEL COMUNE, FINANZIATO DAL MINISTERO CON QUASI 3 MILIONI DI EURO.
News
31.05.2018 -

 

 

 

 

 

 

L’eco del progetto educativo “0-6” del comune di Città di Castello, premiato da un finanziamento di quasi 3 milioni di euro dal Ministero è giunta fino in Emilia Romagna, una realtà da sempre all’avanguardia nei servizi alla prima infanzia e da sempre attenta a quanto si muove nel comune tifernate. Così nel blog e nelle pagina social di “Bologna Nidi” è stata pubblicata un’intervista con l’assessore tifernate alle Politiche educative Rossella Cestini, che ha illustrato il nuovo polo per i bambini da zero a sei anni, che verrà realizzato nella zona della scuola Pascoli, dove è stato individuato, come richiesto dal bando nazionale, un terreno di proprietà del comune. “L’idea di superare la separazione tra nido e scuola materna e di ripensare i rapporti tra questi cicli e la scuola primaria ha colto una riflessione aperta in molti ambienti, sia istituzionali che scientifici. Per questo i contesti più recettivi hanno subito colto il valore sperimentale del nostro progetto che prevede un nido, con orario dalle 7,30 fino alle 16. Volendo ci sarà la possibilità di estendere il servizio fino alle 18, per soddisfare le esigenze lavorative dei genitori. Una scuola d’infanzia, ma anche dei servizi di altra tipologia. L’Arca, aperto ai bambini dai 12 mesi con orario più ridotto, senza il pasto. Si esce all’una. La Casa Azzurra, aperto ai bambini e alle famiglie. Poi i laboratori e attività come ad esempio il massaggio infantile. Daremo continuità al nido comunale con una scuola d’infanzia statale. Due diversi soggetti che dialogheranno in un’unica struttura”. “Per Città di Castello è un riconoscimento del lavoro compiuto e della continuità con cui, anche in questi decenni di tagli e di crisi, l’ente pubblico non è mai arretrato nei servizi per la prima infanzia. Tuttavia, come ho detto anche a Bologna Nidi, la sfida è grande. Prima che si possa generalizzare questo nuovo modello di lavorare passerà del tempo. Cerchiamo però di guardare avanti e di accogliere questa opportunità per avviare un modello ZeroSei più europeo. Oggi troppo spesso la scuola d’infanzia si proietta verso l’anticipo, verso l’alfabetizzazione, verso la primaria. 

Dovremmo guardare e imparare da Macron che ha fatto una bella scelta riconoscendo un proprio statuto ed una propria autonomia nello sviluppo del bambino”. La rilevanza del progetto “0-6” emerge anche dal plafond finanziario che mobiliterà: 2 milioni e 600 milioni, parte del ministero e parte dall’Inail per la nuova edilizia per l’infanzia. Per il comune tifernate ci sono, inoltre, 153.464 euro che contribuiranno a interventi per la messa in sicurezza, al prolungamento della fascia oraria di apertura, all’attività estiva, al sostegno delle sezioni primavera e dei nidi privati, ad azioni di supporto alla genitorialità. Infine, Città di Castello ha ricevuto l’assegnazione da Anci Umbria di 190.000 euro, che l’amministrazione tifernate, come Comune capofila, investirà nella formazione che sarà rivolta al personale educativo che lavora nelle strutture per l’infanzia dell’Umbria. (Allegata foto)

 

 

 

 
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