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Notizie dal Comune

TORNANO A CASA GLI STUDENTI AMERICANI IN VACANZA STUDIO DALLE FAMIGLIE DI CITTA' DI CASTELLO. CESTINI: "LAVORIAMO SUI CANALI DI SCAMBIO CON L'ESTERO"
Comune Palazzo
02.06.2018 -

Con il laboratorio Mani in pasta, curato dagli chef del Centro di formazione G.O. Bufalini, si è chiuso il soggiorno di un mese degli studenti della Washington University a Città di Castello, accompagnati dai docenti Claudio Mazzola a Ruggero Taradel. “Abbiamo voluto concludere con una lezione dedicata alla pasta artigianale perché è la sintesi della nostra cultura nazionale e di quel saper fare, che è il nodo della speciale capacità creativa che ci viene riconosciuta nel mondo” ha detto l’assessore alle Politiche educative Rossella Cestini, commentando la conviviale di chiusura nel corso della quale famiglie e ospiti hanno mangiato parte di quanto realizzato durante il laboratorio. “Il momento dei saluti è stato particolarmente emozionante non tanto per le istituzioni quando per le famiglie che hanno vissuto a contatto con i ragazzi per un mese, con una disponibilità che speriamo sia stata ripagata dallo scambio culturale ed umano che hanno avuto. Dal punto di vista formativo, il soggiorno ha avuto una programmazione molto serrata grazie alla collaborazione che si è instaurata con le due scuole coinvolte, il polo liceale e il circolo didattico San Filippo. Anche questa esperienza ci conferma come i contatti internazionali siamo ormai una modalità imprescindibile nel percorso di istruzione formale ed informale che il territorio deve offrire ai nostri giovani. Su questo l’Amministrazione è disponibile a svolgere un ruolo di coordinamento e a valutare ulteriori esperienze di reciprocità, come dimostrato dalla collaborazione offerta in questo frangente dall’Assessorato alla Cultura”. “San Filippo è ormai un crocevia di lingue, nazionalità e culture sia per i bambini che frequentano la primary sia per gli ospiti, attratti a Città di Castello da progetti che arrivano fino all’Australia. Agli studenti americani abbiamo proposto gli atelier” spiega Massimo Belardinelli, dirigente del Primo Circolo didattico “una forma di interazione in cui l’età non è un elemento così rilevante, essendo basato sulla creatività e la relazione”. Per i ragazzi del polo liceale invece il contatto con gli studenti americani “è stato organizzato su un livello di scambio linguistico e di cultura materiale attraverso sessioni comuni in cui alcuni temi di attualità - da Trump alla problematica dell’ambiente - sono stati affrontati a partire dal punto di vista dei diretti interessati” spiega la dirigente del polo liceale Eva Bambagiotti. In questo mese la delegazione americana ha  visitato i musei Burri e la Pinacoteca, provato a stampare il proprio nome con i caratteri mobili della Tipografia Grifani Donati, vivendo il tempo libero soprattutto nel centro storico. “Teniamo alto il valore di conoscere la lingua italiana ma è sempre più difficile” ha detto il docente del corso di italianistica che guidava il gruppo Claudio Mazzola, sottolineando come “vivere un mese a Città di Castello è stato molto interessante ed ha significato una full immersion nella vita degli italiani contemporanei. Molti dei nostri studenti scelgono l’italiano, incuriositi dalle loro origini, che però ormai si allontanano sempre più e perdono senso identitario con la globalizzazione. Dal punto di vista formativo, siamo molto soddisfatti per le numerose occasioni che si sono create dalla sinergie tra i nostri studenti e le due scuole coinvolte”. Per i ragazzi di Seattle il soggiorno in Italia non era solo una vacanza ma parte integrante del corso di studi, risultato molto proficuo: il giorno prima di partire hanno sostenuto gli esami finali e, a quanto pare, sono stati tutti promossi. 

 


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