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Notizie dal Comune

CONSIGLIO COMUNALE: VIABILITA', FCU E COLORGLASS
CONSIGLIO
25.06.2018 -

 

 

 

 

 

 

ROTONDA BRUNETTI: INTERROGAZIONE DI MINCIOTTI E TAVERNELLI

“Togliamo un modulo delle barriere fonoassorbenti o mettiamole trasparenti per aumentare la sicurezza”: la proposta era contenuta in un’interrogazione che nel consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 18 giugno i consiglieri del PD Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli hanno sotto posto alla Giunta. “È il proseguimento del documento presentato qualche mese fa su via Engel e riguarda la viabilità relativa alla rotonda Rita Brunetti dove le barriere fonoassorbenti limitano la visuale. Si potrebbe rimuoverne un modulo oppure sostituire le barriere con analoghe ma trasparenti al fine di permettere una maggiore sicurezza” ha spiegato Minciotti. L’assessore ai Lavori pubblici Luca Secondi, intervenuto per conto della collega Monica Bartolini, ha sottolineato “la bontà dell’iniziativa ma per togliere le barriere sarebbe necessario uno studi di verifica dei livelli di inquinamento acustico. Secondo gli uffici poi installare barriere trasparenti non risolverebbe il problema perché in poco tempo sarebbe oggetto di scritte che ne vanificherebbero il minor impatto sulla visuale. Meglio luci lampeggianti”. Tavernelli nella replica si è chiesto “se togliere un modulo sia un problema? Gli Uffici tecnici, gli stessi che hanno fatto la pista ciclopedonale della zona industriale o la rotonda ad otto, ci dicono che le barriere non vanno bene. Dobbiamo fare di tutto per evitare gli incidenti, La responsabilità sarebbe nostra di non aver fatto niente, come in via Engel dove ci sono cinque punti di immissione. Aspettiamo il Pums, affinché la mobilità di Città di Castello diventi a più dimensioni e non solo per le automobili. Non sono soddisfatto”. 


 

FCU: “A QUANTO LA RIAPERTURA DELLA TRATTA? QUALE DESTINO PER IL COLLEGAMENTO CON SANSEPOLCRO?”. INTERROGAZIONE DI LIGNANI

“Abbiamo visto in questi mesi di fermo, dal 13 settembre 2017, fervere lavori sulla FCU da Trestina nelle due direttrici di Città di Castello ed Umbertide, con tanto di foto di amministratori e politici. In realtà dal punto di vista societario, la Regione, attraverso Umbria mobilità, cede a RFI l’intera tratta Ponte San Giovanni - Terni, in quanto interconnessa con la Foligno-Terontola e la Roma-Ancona” ha detto Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione al consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 18 giugno. “La tratta a Nord, un ramo secco, nonostante si è parlato di sfondamento verso Arezzo, non sarebbe interessato da cessione ma da contratto di gestione. Si parla della chiusura definitiva della tratta Città di Castello-Sansepolcro. Sono ipotesi ma ad oggi non c’è stato intervento. Quanto c’è di vero? Quando riaprirà Città di Castello-Umbertide e quando Città di Castello-Sansepolcro. Se sarà chiusa perderemo centralità e tramonterà l’ipotesi di sfondamento. Inoltre i disagi per numerosi studenti persisteranno con il trasporto sostitutivo, che è più scomodo”. Nella replica l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi ha detto che “pur avendo sollecitato, la Regione ancora non ha risposto. Appena arriverà, inoltrerò anche per scritto. Alcune prospettive rispetto il collegamento rimangono da valutare”. Nella replica Lignani ha detto come “una testata giornalistica ha risposto subito, il giorno dopo, che la tratta sarà riaperta. Sembra che ne sappiamo più di voi. Queste cose andrebbero evitate per rispetto del consiglio”. 


 

ANCORA LA VICENDA COLORGLASS ALL’ESAME DEL CONSIGLIO COMUNALE. INTERPELLANZA DI CASTELLO CAMBIA

“La vicenda della Color Glass di Trestina sta complicandosi, anche in relazione alla revoca dell’autorizzazione di Splendorini Molini Ecopartner di Calzolaro, che ha ottenuto dal Tar la ripresa produttiva; ormai si parla attraverso la minaccia di denunce. Le analisi dell’Università di Perugia dicono che la presenza di diossine nelle emissioni del forno Colorglass è molto probabile” ha detto Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, presentando un’interpellanza sulle emissioni dell’azienda di Trestina al consiglio comunale di lunedì 18 giugno 2018. “In teoria dal 2007 queste sostanze avrebbero potuto essere nell’aria: quale effetti deriva hanno avuto? Dov’era l’Arpa in questi anni, dov’era a Terni, Pietramelina, Borgogiglione. Chiedo che si vada oltre con una logica di rapporto con la popolazione con un’altra indagine che può tranquillizzare i cittadini”.  “Continuo a chiedere raziocinio ai consiglieri” ha detto il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini “Si sta attaccando senza avere i dati definitivi. Un’azienda come la Colorglass potrebbe creare problematiche alla salute ma le minacce di andare alle vie legali sono effetto dei toni troppo alti. I livelli regionali dovrebbero produrre i dati. E’ grave che un assessore regionale sia intervenuto sui giornali per dire che sapeva che c’erano elementi preoccupanti senza specificare. Ma nessuno di noi può con certezza dire se c’è problema o no. E’ nostro dovere non creare allarmismo sia per i cittadini che per i lavoratori. All’Amministrazione faccio un appunto: il sindaco, davanti ad una comunità che ha dubbi e chiede, deve essere aperto. Il problema è stato il prg che non prevedeva lo spostamento di aziende in aree idonee. Questo non vale solo per Colorglass. Prevediamolo”. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha detto che “una delibera di Giunta recente finanzia per 4500 euro l’Arpa per un monitoraggio dell’aria. Si tratta di sensori in tutta l’area, da Color Glass al campo sportivo, per l’elettromagneticità, che non la fa Colorglass. L’Arpa il monitoraggio lo fa da trenta anni. L’Università parla di elementi che forse neanche il Cern di Ginevra riesce a vedere. Certi studi bisogna prenderli con le molle. Non vorrei che fosse un boomerang”. Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, aveva sollevato il problema del clima di tensione nella zona Sud e di toni fuori controllo tra le parti in causa e ha ribadito quando anticipato nelle comunicazioni: “La situazione Colorglass è satura per l’assenza dell’Amministrazione. Il problema è politico: questa Amministrazione è stata troppo assente rispetto al ruolo di mediazione tra comitato e Colorglass. I cittadini stanno chiedendo quello che gli spetta: chiarezza. Come PD avete chiesto l’esito delle analisi e l’opportunità di una riunione a Trestina, ricopiando la mozione delle opposizione che aveva bocciato”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto che “l’argomento ha dimensioni epocali per la dimostrazione plastica del rapporto tra cittadini e istituzioni, che sono chiamate alla responsabilità. Il comune ha firmato un’ordinanza in seguito a richiesto esplicita della Asl 1. Le dichiarazioni dell’assessore regionale sono sue. Non c’è stata sottovalutazione politica: abbiamo fatto un’assemblea l’anno scorso ma in queste situazioni scattano meccanismi difficile da gestire. Delocalizzare un’azienda sarebbe impossibile, nessuno la vorrebbe. Inviterei alla cautela sia i cittadini, di cui capiamo la preoccupazione, che l’azienda. Aspettiamo i risultati per evitare un altra Calzolaro. La paura non va blandita. Sono in atto altri accertamenti di Arpa ed Asl, i cui risultati saranno noti a breve e in base ai quali sapremo come muoverci. I problemi non si risolvono con le querele”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha convenuto sul fatto che “le denunce non sono la strada giusta. Le occasioni di controllo sono state molte, consiglio, commissione, dove ha partecipato anche l’azienda in maniera trasparente. Quando avremo i risultati, dobbiamo ritornare in commissione. E’ giusto fare le assemblee ma d’accordo con il comitato, quando avremo certezze. I problemi, se ci sono, vanno risolti. L’Arpa andrebbe potenziata perché la salute dei cittadini va tutelata. Ci impegniamo come commissione a convocare l’azienda Colorglass e a rendere pubblici tutti i dati che verranno ufficializzati”. Anche Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha raccolto l’invito alla cautela “lanciato dal sindaco. Data l’importanza della vicenda sarebbe bene, dopo un periodo di dichiarazione incaute, da parte di tutte anche della Giunta. Il Comitato ha avuto ragione a sollevare il problema. Il dialogo tra le parti deve riprendere. L’approccio dell’azienda dialogante dava molte sicurezze. Poi è passata al silenzio e alle minacce di querela. Dopo le rassicurazioni dell’azienda infatti è venuta l’ordinanza del comune e quella della Regione. Non è vero che non abbiamo dati: il quadro critico emerge dall’analisi dell’Università e dall’ordinanza di Perugia, che parla del superamento di alcuni valori e della presenza di elementi non previsti. Qualcosa è successo. La fiducia è stata un po’ tradita. Lavoriamo su questo e cerchiamo una soluzione che non è facile”. Valerio Mancini, capogruppo della Lega, ha detto che “la Colorglass è una delle tante crisi che esistono in Umbria, in cui tra le aziende che avevano tutte le autorizzazioni e i cittadini nasce un dissidio. Risolvere il problema significa delocalizzare. La Regione trova i soldi per fare 25 dirigenti amministrativi a tempo indeterminato che li trovino anche per aziende in regola ma in difficoltà”. Ursula Masciarri, consigliere del Psi, è intervenuta per dire che “in questa fase l’attività dell’azienda è sospesa e i dati sono secretati, ribadisco l’invito alla cautela perché è opportuno attendere i risultati, affrontando le questioni che emergeranno. L’Amministrazione e i consiglieri hanno affrontato la questione con serietà ed impegno, apprezzando l’operato del Comitato; l’azienda ha dato un apporto assolutamente collaborativo; abbiamo fatto una commissione ed un sopralluogo; lo dico come madre di un bambino che passa l’ottanta per cento della sua giornata a Trestina: allo stato parlare della delocalizzazione è prematuro ma dovrà essere valutata. Questa amministrazione ha approvato la verifica delle compatibilità urbanistiche per le aziende”.

Nella replica Bucci ha auspicato che si sviluppi “un intervento importante per tranquillizzare anche i cittadini ma qui c’è un possibilità che ci sia qualche problema sul superamento dei limiti concessi nel 2014. Le preoccupazioni dei cittadini sono reali e dobbiamo recuperare con i cittadini. Io mi auguro che nell’attesa dei dati la produzione non sia riattivata, la delocalizzazione va valutata perché il forno va rifatto completamento. La commissione con i dati è opportuna per fare chiarezza”. Nelle conclusioni il sindaco ha ribadito che “su queste materie non vanno cercati voti. L’Amministrazione si è comportata con grande correttezza fin da quando è andata a Trestina e si è confrontata con i cittadini, quando era aperta anche la vicenda Calzolaro, si cui bisognebbe scrivere un libro perché c’è tanta dietrologia. Ad oggi c’è stata la sospensione con un’ordinanza del comune. Bucci ha toccato un tasto delicato: fuori da demagogia, dobbiamo vedere che dati ci porterà l’analisi che verrà fatta su tutto il contesto di Trestina. Prudenza non significa stare fermi ma ponderando le cose per tutelare i cittadini. I rischi di Colorglass non ci sono; se i problemi sono più vasti, aspettiamo le risultanze delle analisi dell’Arpa”. 

 

 

 

 

 


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