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Notizie dal Comune

SUONI ED IMMAGINI DALLA LA PRIMA GUERRA MONDIALE A SAN DOMENICO
News
17.11.2015 -

 

Questa volta il famedio del cimitero di Città di Castello, dove riposano i caduti militari, era solo nelle immagini ma la chiesa di San Domenico ha riprodotto, grazie al contributo della Regione dell’Umbria, la grande suggestione dello spettacolo “Immagini e suoni della grande guerra”, già presentato con grande successo durante il Festival delle Nazioni. “Il fatto che fossimo a qualche ora dalla terribile strage di Parigi ha conferito alla circostanza un significato più pregnante, invitando tutti a riflettere sulla tragedia inutile della violenza, specie quando perpetrata in nome di una religione o di un’ideologia” dichiarano in una nota congiunta gli assessori alla Cultura e alla Scuola, Michele Bettarelli e Mauro Alcherigi, sottolineando come “Lo spettacolo sia nato nell’ambito dei centro anni dalla Prima Guerra Mondiale e dei Settanta della Liberazione. La coincidenza con i fatti di Francia è stata casuale ma nessuno è rimasto insensibile al monito che è venuto dai testi e dai brani proposti, grazie alla grande qualità artistica espressa da tutti gli interpreti”. “Immagini e suoni della Grande Guerra” è uno spettacolo composito, prodotto in occasione dei cento anni della Prima Guerra Mondiale dal Festival delle Nazioni; ha esordito, diventando subito un evento, nella cornice del Famedio del Cimitero monumentale, e, proprio in forze del grande apprezzamento, adattato al contesto della Chiesa di San Domenico, su cui i Tifernauti, Alberto Brizzi, Marco Capaccioni e Francesco Bruni, hanno proiettato particolari e prospettiva del Famedio. La Corale Marietta Alboni, diretta dal maestro Marcello Marini, Leonora Baldelli al pianoforte, Noemi Umani, voce soprano, Maurizio Perugini voce recitante hanno dato corpo alla rievocazione di voci e immagini di notevole impatto, diffuse su una superficie totale di oltre 1000 metri quadrati, grazie a 9 proiettori per 45.000 ansi lumen di potenza.

“Con un allestimento diverso ma non meno efficace” aggiunge Mauro Alcherigi “i 700 studenti che hanno assistito allo spettacolo sono rimasti molto colpiti dal realismo e dall’attualità delle esperienze vissute dagli italiani di inizio secolo, perché ci sono tanti modi di essere vittime di una guerra anche se si ha un fucile in mano”. Applausi a scena aperta per i 400 spettatori della sera di San Florido, “per molti dei quali era una replica” aggiunge Michele Bettarelli “il fatto che lo spettacolo fosse parte integrante del Festival Nazioni ci conferma nella convinzione che il movimento culturale locale abbia molto da offrire anche a manifestazioni di respiro internazionale e che scommettere su tali potenzialità non può se non valorizzare gli eventi”.

 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
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