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Notizie dal Comune

CASE POPOLARI, BARRIERE ANTIRUMORE E SENSI UNICI: ALCUNE PROPOSTE PER IL CONSIGLIO DA LIGNANI, TAVERNELLI, MINCIOTTI E PROCELLI
Documento
28.05.2018 -

 

 

 

 

“NUOVO REGOLAMENTO PER LE CASE POPOLARI”.

INTERPELLANZA DI LIGNANI

Rivedere il regolamento per le case popolari: lo propone in un’interpellanza il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, dopo la pubblicazione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica a Città di Castello. “Il primo italiano compare al 15° posto, fuori dalle posizioni utili, e nei primi 50 posti ben 32 sono di origine araba mentre solo 12 sono di origine italiana”. Lignani riconduce tale situazione al fatto che il regolamento comunale, elaborato sulla base delle prescrizioni molto stringenti della legge regionale del 2003, equipara cittadini comunitari ed extracomunitari, come stabilito dalla normativa nazionale, ed il criterio di residenza nel Comune limitata a soli 18 mesi di fatto favorisce l'assegnazione a residenti di breve periodo di basso reddito. L’effetto del combinato disposto normativo determina una graduatoria priva di cittadini di origine italiana nelle posizioni utili e la penalizzazione delle famiglie vulnerabili di origine italiana. Una situazione siffatta provocherà in un periodo relativamente breve uno stravolgimento demografico, culturale e comunitario che minerà alla base le tradizioni tifernati” aggiunge Lignani chiedendo alla Giunta se condivide la necessità per il Comune di Città di Castello di attivarsi presso la regione dell'Umbria ed il Governo nazionale al fine di modificare queste norme inique ed alcune informazioni di merito tra le quali il numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica disponibili nell'immediato e nel prossimo futuro al fine di verificare la tempistica di sistemazione delle famiglie italiane danneggiate che hanno partecipato al bando”.


 

BARRIERE ANTIRUMORE IN VIA DELLE SCIENZIATE

“Viabilità ancora all’attenzione del consiglio comunale di Città di Castello con l’interrogazione dei consiglieri del PD Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli i quale chiedono di “ridurre la lunghezza delle barriere antirumore, installate a ridosso della rotonda Rita Brunetti, in via delle Scienziate, lungo la variante Apecchiese, per permettere una migliore visuale oppure in alternativa, sostituirle con barriere trasparenti, per determinare lo stesso risultato in fatto di visuale. “La proposta è in linea con le precedenti richieste, su via Engels, atte a ridurre la pericolosità soprattutto in prossimità di incroci e rotatorie, tenuto conto che la bretella apecchiese, oramai funge come una delle direttrici principali di collegamento tra il sud - est della città con la zona nord” premettono i due consiglieri “in prossimità della rotonda recentemente intitolata alla scienziata Rita Brunetti, sono state apposte barriere acustiche, fonoassorbenti o antirumore, poste fino al limite di ingresso all’interno della rotatoria, realizzate in materiale opaco, che limitano molto la visuale per chi la percorre o è in prossimità di essa. All’interno della rotonda si verificano troppo spesso incidenti, ancora fortunatamente non gravi, dovuti anche alla scarsa visuale. Considerando che le barriere antirumore sono caratteristiche di direttrici ad alta velocità, circostanza che non si ravvisa in questo tratto, dove la velocità per effetto della rotonda deve essere molto bassa, perché non valutare la possibilità di ridurre la lunghezza delle barriere, eliminando qualche modulo in prossimità della rotonda, al fine di permettere una migliore visuale o di sostituirle con barriere trasparenti?”


 

PROCELLI: “SENSI UNICI NELLE STRADE STRETTE”

“Introdurre sensi unici nelle strade particolarmente strette” è l’obiettivo della interrogazione del capogruppo de La Sinistra Giovanni Procelli, il quale partendo dalla considerazione generale che l’impianto stradale sia stato concepito quando il numero e la dimensione delle auto erano molto minori, osserva in una interrogazione che la larghezza della strada sia di solito sei metri anziché gli otto previsti, i garage non sono dimensionati per un parco macchine privato più espanso, i divieti di sosta e di fermata, che libererebbero spazio non vengono rispettati”. Se questa per Procelli è la situazione generale nei centri storici, la sua proposta è “introdurre sensi unici nelle strada strette”. “L’esperienza ci dice - prosegue il consigliere - che snellirebbero il traffico e incrementerebbero la sicurezza, permetterebbero di realizzare piste ciclabili o pedonabili, come in molte città del Nord Europa. Le risorse verrebbero dalle sanzioni i cui introiti, per metà, potrebbero essere destinati a tale conversione”. Procelli quindi chiede uno studio in tale senso, dato che l’intervento “collocherebbe Città di Castello all’avanguardia in tema di rete viaria; “nel frattempo si potrebbero introdurre sensi unici laddove i cittadini hanno manifestato una “reiterata richiesta in tal senso” e cioè: via Fratelli Cairoli, via F. Petrarca, via G. Boccaccio, Via Pieve delle Rose, via M. Alboni e via E. Giovagnoli.


 

 


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