22.03.2017
Impianto di potabilizzazione. Poi si è passato all’esame della proposta di acquisizione al patrimonio comunale di una rata di terreno in località Succingano destinata alla realizzazione di un impianto di potabilizzazione con oneri e spese a carico di Umbra Acque. L’assessore all’ambiente Massimo Massetti ha spiegato che “il terreno passa al comune perché il gestore possa fare l’intervento”. Per Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello cambia, “l’acquisizione nasce da un’emergenza. Ma quali sono i programmi di Umbracque su tutte le emergenze?”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha definito “piccolo ma importante il segnale di questo impianto. Un’inversione di tendenza con la riscoperta di infrastrutture già esistenti messi a recupero. Spero che la presenza sul territorio sia anche fatta da persone, come abbiamo chiesto ai vertici di Umbracque, che eroga un servizio pubblico e deve farlo con qualità”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha detto “Finalmente anche Umbracque va in una direzione interessante, usando l’impianto già in essere. Offrire acqua potabile a chilometri zero è bene, con l’obiettivo di trovare anche altre sorgenti naturali perché significa anche ridurre gli sprechi. Condividiamo il progetto”. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha chiesto che “la proprietà sia del comune, chi lo gestisce non importa ma non si può legare un impianto ad una società a metà di Roma. All’atto notarile voglio essere presente per controllare. Bisogna anche garantire effettivamente la potabilità dell’acqua all’uscita dalla falda”. Massetti ha ribadito che “la proprietà è del comune. Sabato alle 10.30 verrà inaugurato lo sportello commerciale 4.0 alla sede di Umbracque. Il primo dopo quello di Perugia. Molti progetti si stanno muovendo e c’è un diverso approccio da parte della società”. Nelle dichiarazioni di voto Bucci ha ribadito la necessità della programmazione; Rigucci la potabilità alla falda. Sì alla acquisizione a maggioranza con astensione di Lega, Movimento Cinque Stelle e Castello Cambia.