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Notizie dal Comune

E78: INTERPELLANZA DI TIFERNO INSIEME DOPO LE 4 CORSIE E IL RADDOPPIO DELLA GALLERIA DELLA GUINZA
Inverno
29.11.2018 -






Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha presentato un’interpellanza al question time del consiglio comunale di Città di Castello di lunedì 26 novembre 2018, sulla Galleria della Guinza: “Qualche tempo da durante una riunione alla presenza del rappresentante del Governo Nencini e la presidente della Regione, dei comuni altotiberini coinvolti sulla Due Mari, era stato confermata la realizzazione dell’arteria a due corsie con brevi gallerie e opere di sostegno nel trattto. La soluzione aveva sollevato molte critiche e cui si aggiunge la circostanza che la Galleria della Guinza non può essere aperta perché la normativa europea vieta tale tipologia per tutte le opere costruite dopo il 2012. Nei giorni scorsi il Ministero ha informati i territori interessati della bocciatura del progetto della Guinza a meno che non si trovino 300milioni di euro per il secondo tunnel. Qual è attualmente il reale stato dell’arte? Che cosa intende fare rispetto ai progetti sul tavolo il comune più popoloso dell’Alta Valle del Tevere?”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha parlato di due livelli: “Quello ufficiale va inteso cum grano salis. Smentisco i vecchi notabili di San Giustino e Città di Castello che hanno denunciato l’assenza degli amministratori locali. Erano stati invitati solo i comuni interessati della Galleria. In quella riunione è stata smontata l’ipotesi Guinza. Si è detto della seconda canna e di un altro progetto faraonico per la Due Mari. Il progetto originario da 100 milioni sarebbe fatto ma il nuovo molto più oneroso? L’impatto di una due corsie è diverso da una strada a quattro. Io non andrò a parlare con i cittadini per caldeggiare questa soluzione, andrà il comitato che la sostiene insieme ad autorevoli dirigenti della Lega di questa città. Aspetto con ansia che le decisioni abbiano un seguito. Ho moltissimi dubbi: questo è un modo per non farla e lo dico da sindaco di Città di Castello”.
Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, si è detto d’accordo con il primo cittadino “anche se con sfumature diverse. La e78 ci sfugge da decenni per le più varie contingenze. E’ meglio il poco piuttosto che il nulla. Il progetto delle due corsie è nato grazie all’ingresso del privato e ad una stretta sul potere di veto della conferenza dei servizi. Arriviamo ad un punto kafkiano: oggi protestano per le due corsie quelli che non volevano le quattro. Allora devono dire che non vogliono la E78. C’è una questione ambientale ma anche di competitività. Per molte imprese su Cerbara, Altomare e Selci-Lama sarebbe importante. Sono 50 anni che parliamo di questa strada, facciamola”. Gaetano Zucchini, capogruppo del PD, ha detto che “il problema reale è rompere l’isolamento infrastrutturale. Manca nell’interpellanza un giudizio di merito. Quale delle soluzioni preferite? Lo stato dell’arte della Due Mari è improponibile. Da sempre priorità ma mai realizzata. Rimane un fatto ineludibile, ricordato da Vincenti: le due corsie sono una progettualità adeguata? Solo i tecnici possono dirlo. L’impatto ambientale delle 4 corsie è ineludibile come ineludibile è il monte finanziario per le 4 corsie e la seconda canna della Giunza. La Giunta che cosa può fare? Chiedo al consiglio comunale di impegnarsi per superare l’isolamento. Se questo è l’oggetto dell’interpellanza sono dalla vostra parte. Il governo del cambiamento sembra il governo dello stazionamento”. “Siamo qui a parlare ancora di questa questione” ha detto il capogruppo della Sinistra Giovanni Procelli “da decenni ne discutiamo. Non sarà che il progetto a due corsie è contestato perché non vogliono spendere neanche 100 milioni? Vogliamo tutelare l’ambiente ma per lo sviluppo c’è un prezzo da pagare, come per la Diga di Montedoglio. Ricordate la contrapposizione tra i sindaci dei comuni coinvolti? Perché hanno litigato per decenni?”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha precisato: “Le 4 corsie sono un bluff o è la realtà? Qual è lo stato dell’arte. Siamo ancora al punto di partenza. E’ caduto anche il progetto di ristrutturazione da Selci alla Guinza? Se è un bluff politico questo del governo, allora lo era anche l’iniziativa con Nencini, la presidente della Regione e i sindaci. Una progettazione a due corsie senza passare per il Consiglio superiore dei Lavori pubblici è come se non ci fosse. La domanda è: veramente vale dare priorità verso la Guinza quando dovremmo concentrare le energie Lerchi-Monterchi che ci darebbe una strada anche per l’hub ferroviario? In quale direzione la Giunta darà la spinta? Qual è la priorità per il nostro territorio? Verso le Marche sono scettico anch’io. Scegliamo insieme e remiamo in una stessa direzione”.
Nella replica Vincenti ha ribadito “anche il sindaco appoggiava le giunte che hanno deciso di finanziarie i collegamenti di Foligno o Perugia anziché la E78 e quindi chiedo quale prospettive si aprano. Sulla e78 - ha detto, rispondendo a Zucchini - un’altra trasversale è inutile per il trasporto perché le merci passà comunque per la Perugia-Ancona. La Due Mari all’oggi è un’alternativa di emergenza verso le Marche per le aziende e accorcia i tempi dei tifernati per verso l’Adriatico. Abbiamo bisogno di una strada a due corsie ex novo, o una seconda canna o una corsia affiancata per i mezzi di emergenza. Queste soluzioni piange il cuore che non vengano da tecnici incaricati. Il passaggio sotto Cerbara non può essere definito eco-mostro: la bretella apecchiese sarebbe dovuta essere un passante sotto l’attuale Cross ed ora abbiamo l’Acquafun. Noi non abbiamo appartenenze e esprimiamo liberamente il pensiero. Ma sentire che il sindaco vuole aspettare i risultati del governo in senso di sfida, mi dispiace come cittadino. Diventa una vendetta politica che non porta a nessuno. Le chiediamo di non arrendersi perché è il rappresentante del comune più popoloso”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha rassicurato Vincenti: “Ho dato una risposta onesta: c’erano 100milioni, il nuovo progetto ne richiede 300. Se ci sono ben vengano, ma non andrò a spiegare ai cittadini perché da 2 si va a 4 corsie. Non tifo contro e non mi arrendo ma penso che, come per il reddito di cittadinanza, questi soldi non ci siano. Il progetto non ha coperture, è una dichiarazione di intenti. Almeno tengano quei cento milioni, messi a bilancio da Nencini, erano già partite le lettere di esproprio. Era fatta”.
 

 


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