Registrati ai servizi APP IO e ricevi tutti gli aggiornamenti dall'ente
APP IO
Home Page » Documentazione » Notizie dal Comune » lettura Notizie e Comunicati

Notizie dal Comune

CITTA' DI CASTELLO. MANUTENZIONE DEI CORSI D'ACQUA CITTADINI. INTERPELLANZA DELLA LEGA
ambiente
31.01.2019 -

                                                       
 
 

 

 

 

 

 

Con un’interpellanza al consiglio comunale di Città di Castello di martedì 29 gennaio 2019 i consiglieri della Lega di Città di Castello Marcello Rigucci e Valerio Mancini chiedono al sindaco e alla Giunta “di conoscere i tempi per il ripristino del letto dei corsi d’acqua cittadini con interventi di bonifica onde evitare il pericolo di esondazioni e di anticipare ai primi mesi del 2019 la somma stanziata di 1.000.000 di euro previsti per il 2020. Nel documento sulla manutenzione dei corsi d’acqua e dei fossati in corrispondenza ai centri abitati, Rigucci ha sottolineato che “lo stato dei corsi d’acqua dei torrenti Scatorbia, Vaschi, Cavaglione ed altri meno conosciuti, in prossimità di parchi come Riosecco e Graticole e dei centri abitati, versano in uno stato di degrado, con manutenzioni da non eseguite e con il reale pericolo di esondazione per il cattivo mantenimento. L’ordinaria manutenzione è elemento fondamentale per evitare i pericoli di esondazioni, allagamenti e per l’incolumità delle persone residenti in prossimità dei corsi d’acqua territoriale. Dalle carte risultano altri 70mila euro per tale problematica ma sono stati valutati o sono generici?”.  L’assessore all’Ambiente Massimo Massetti ha dichiarato che “in molti fiumi, come per esempio il Vaschi, su cui abbiamo tolto il vincolo di esondabilità, siamo intervenuti sui camminamenti e i sovrappassi, l’allaccio alle fognature, i muri di contenimento laterali, pulizia dell’alveo. In questo periodo è programmato un intervento più invasivo perché sono ricresciuti arbusti che potrebbero ricadere nel letto e creare ostruzione. Per quanto riguarda altri torrenti e altri fiumi, il torrente Scatorbia ha un’attenzione particolare perché la copertura all’altezza di via Machiavelli era stato chiuso e negli anni le manutenzioni sono state poche, creando delle criticità. E’ stato preso in considerazione perché sotto scorre la condotta fognaria. Abbiamo richiesto finanziamenti che in parte sono arrivati. I corsi demaniali sono monitorati e si interviene a partire dalla Scatorbia e dal Cavaglione negli anni scorsi.Si è ritenuto necessario la ripulitura di alcuni torrenti demaniali da parte di Afor. Abbiamo un finanziamento del Ministero dell’Interno per il progetto di messa in sicurezza del torrente Scatorbia”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha ricordato l’interrogazione sul rischio idraulico dei torrenti a Città di Castello insieme al collega Luciano Domenichini: “il prg affrontava la problematica di Vaschi e Scatorbia, classificati ad alto rischio nel piano dell’assetto idrogeologico. Mentre per il fiume Scatorbia non risultano lavori recenti, sul Vaschi gli interventi sono stati fatti in tre stralci vicino a Riosecco. E’ stato eseguito anche un innalzamento del ponte per sicurezza. Ci vogliono finanziamenti di carattere nazionale. Se per il torrente Vaschi la soluzione è stata trovata, il problema esiste sempre per i torrenti tombati. Sia il Pums che il piano di rinaturalizzazione in generale dovranno prendere in considerazione i torrenti”. Vittorio Morani, capogruppo del Psi, ha dichiarato che “a volte dovremmo ricorrere anche al parere dei cittadini per una monitoraggio costante che ci permetta di intervenire con anticipo. La problematica sollevata è reale e seria”. Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha detto che “Scatorbia e Cavaglione sono dentro i centri abitati. L’obiettivo della Scatorbia è rinaturalizzarla togliendo la copertura? L’Afor potrebbe svolgere una funzione importante. L’ultimo intervento è stato fatto con il Patto territoriale della Comunità Montana vicino alla Fornace ma c’è bisogno di ripuliture. C’è una criticità alle Graticole. Approfondiamo le tematiche”. Valerio Mancini, consigliere della Lega, ha detto che “il tema della manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi arriva in evidenza quando la cronaca ci riporta eventi catastrofici. Questo documento vuole prevenire ma abbiamo la sensazione che negli ultimi tempi anche le infrastrutture naturali sono trascurate specie dentro la città. L’altro scopo è abbellire sempre di più la nostra città: nel periodo estivo abbiamo fatto sopralluoghi, ci siamo confrontati con l’assessore; ora hanno cancellato le Comunità Montane che qualcosa di buono qui l’hanno fatto ma la scure ha tagliato tutto, il buono e il cattivo. Il risultato è che nel centro storico ci sono alberi grandi come sequoie. In questa aula va detto quando non si fanno le cose e riconoscere i meriti. A noi interessa che per la prossima stagione estiva andiamo a fare manutenzione su importanti quartieri. Siamo in grado di fare una ricognizione ed ispezionare i vari corsi insieme? Ho scoperto che sotto il nuovo ospedale c’è una sorgente di acqua molto buona: possiamo riscoprirla e fare uno studio per valorizzarla e per evitare che l’ospedale, come mi dicono, si allaghi in continuazione, essendo stato costruito sopra una falda”. Nella replica Rigucci ha detto che “rispetto ai costi che sono aumentati, chiedo che prima di dare l’ok al pagamento è necessario certificare i lavori che vengono fatti; il corso d’acqua tombato delle Cinque Terre ha prodotto una catastrofe. Dobbiamo pulire i detriti per evitare tale eventualità. La sorgente dell’ospedale produce acqua che viene pompata e buttata via, non si potrebbe recuperare per il fabbisogno dell’ospedale. Le piante  dei fiumi non sono state manutenute. Sul Vaschi la pulitura è stata fatta troppo a valle e sotto il ponte ci sono due metri di detriti. Il rischio di esondazione c’è e le protezioni sono divelte. Infine le mappe delle fognature verso il depuratore per Umbracque non esistono. Tutti gli altri fossi sono nelle stesse condizioni del Vaschi”. Per Massetti “quanto detto è condivisibile da tutti. Una volta c’era la Comunità Montana e si riusciva a fare lavori anche in piccoli corsi introno ai nuclei abitati. Venuti meno i finanziamenti e la cura informale di volontari, oggi il problema esiste. Dobbiamo trovare risorse e quelle che ci sono finalizziamole meglio possibile per togliere dal pericolo i centri abitati. Per le Graticole c’è una comunicazione con Afor, che lavora sul camminamento sul Tevere. Ben vengano le proposte che individuano le fonti di approvvigionamento in prospettiva turistica, la richiesta sui costi di intervento verrà data quanto prima”. 

 


CittądiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Cittą di Castello
Condividi