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Notizie dal Comune

VECCHIO OSPEDALE E LASCITO "MARIANI" INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO FDI, ANDREA LIGNANI MARCHESANI
vecchio ospedale
05.06.2019 -

Vecchio ospedale e “lascito Mariani” al centro di una interrogazione del capogruppo FdI, Andrea Lignani Marchesani. “Premesso che,  che con Deliberazione n. 680 del 17 maggio 2019 la Giunta regionale ha preadottato un protocollo d'intesa con ASL1  e Comune di Città di Castello riguardo l'utilizzo dello stabile di proprietà regionale meglio conosciuto come "vecchio ospedale",  che detta struttura versa in condizioni di totale inagibilità anche in conseguenza degli eventi sismici del 2016;  che da detta delibera emerge che il costo di ristrutturazione e consolidamento dello stabile si aggira intorno ai 7 milioni e mezzo di euro e che è requisito propedeutico e imprescindibile a qualsivoglia altra operazione;  che nel protocollo ci sono impegni tesi alla costituzione della cosiddetta Casa della Salute all'interno del Vecchio Ospedale per complessivi 4400 metri quadri su complessivi 10000;  che il costo complessivo di tute le operazioni (ristrutturazione e trasferimento dei servizi nello stabile è stimato in oltre 11 milioni di euro);  che le risorse disponibili ammontano a 2 milioni e mezzo da parte della ASL previa accensione di apposito mutuo, di 3 milioni di euro di fondi governativi destinati alla ricostruzione post sisma del 2016 aumentabili di altri 600000 euro non ancora comunque erogati;  che il Comune intende contribuire, stando alla lettera della Delibera sopra ricordata, con i 3 milioni di euro del lascito Mariani, risorse destinate a servizi tesi a lenire le sofferenze dei tifernati;  che mancherebbero comunque all'appello almeno due milioni di euro sempre che i preventivi di ristrutturazione siano rispettati (cosa che quasi mai accade in Palazzi vincolati dalla Sovrintendenza), il capogruppo FdI, Andrea Lignani Marchesani, interroga il sindaco “sull'evidente distorsione riguardo l'utilizzo del Lascito Mariani che, stante le priorità sopra evidenziate e messe nero su bianco nella Delibera e nel Protocollo, e le risorse mancanti  verrebbe  destinato inequivocabilmente ad opere di ristrutturazione edilizia su un bene nemmeno di proprietà del Comune;  sulla possibilità che in questa situazione le parti soccombenti nel lungo contenzioso possano riattivare un procedimento giudiziario e sulle responsabilità che ricadrebbero in capo agli Amministratori che avallassero detto Protocollo;  sulla necessità di respingere il Protocollo e di utilizzare celermente le risorse del Lascito in operazioni tese al benessere e alla salute dei tifernati così come da volontà delle benemerite sorelle Mariani”.

 


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